“Papà era fantastico”, così Elisabetta Darida ha ricordato il padre Clelio ai microfoni di Oggi è un altro giorno: “Da sindaco aveva più tempo, perché faceva solo il sindaco. Con mia sorella ci siamo goduti dei fine settimana meravigliosi perché mio padre conosceva Roma in maniera straordinaria. Non era didascalico, aveva entusiasmo e amore per la città. Era un affabulatore, raccontava storie della storia”.



La figlia di Clelio Darida ha poi ricordato il periodo difficile legato all’inchiesta di Tangentopoli, conclusasi con un proscioglimento e con un cospicuo risarcimenti danni: “L’arresto è stato uno choc indicibile, anche perché era una cosa totalmente ingiusta. Il fascicolo di mio padre era sostanzialmente vuoto. Questo arresto venne provocato… E’ stata una cosa terribile. Arrivò come un fulmine a ciel sereno, in un periodo in cui mio padre non aveva più alcun ruolo. In quei momenti impari a fare bene il discrimine e conosci bene la parola amicizia. Tantissime persone ci sono rimaste vicine, tante persone sono sparite. E c’erano anche persone che per anni non si sono fatte vive, che improvvisamente si sono ripalesate”. (Aggiornamento di MB)



Clelio Darida, chi è il padre di Elisabetta Darida

Elisabetta Darida è una scrittrice che oggi, giovedì 10 novembre, tra gli ospiti di Oggi è un altro giorno. Nel salotto di Serena Bortone parlerà del suo ultimo lavoro dal titolo “Intolleranze alimentari”, ma svelerà anche alcuni dettagli della sua vita privata. Elisabetta Darida, infatti, è la figlia di Clelio Darida che stato un politico italiano e sindaco di Roma dal 1969 al 1976 e ministro dal 1979 al 1987 nei vari governi Cossiga I e II, Forlani, Spadolini I e II, Fanfani V, Craxi I e II e Fanfani VI.

Alla Camera è stato eletto per la prima volta nel 1963 per poi essere rieletto nel 1968, ma il suo mandato cessò per incompatibilità. E’ stato anche Sottosegretario agli Interni dal 1976 al 1980. Dal 1980 al 1987 ha ricoperto successivamente gli incarichi di Ministro dei Rapporti con il Parlamento, Ministro delle Poste, Ministro della Funzione pubblica, Ministro della Giustizia e infine Ministro delle Partecipazioni statali come riporta Wikipedia.

L’inchiesta giudiziaria su Clelio Darida

Nel corso della sua carriera politica, Clelio Darida ha dovuto affrontare anche un periodo particolarmente difficile. Dal 7 giugno al 9 settembre 1993 Clelio Darida ha trascorso i suoi giorni nel carcere di San Vittore per presunta corruzione, nell’ambito della famosa indagine “Mani pulite”.

Furono giorni difficili per Darida che fu successivamente prosciolto totalmente dalle accuse. Il politico, in seguito al proscioglimento, ricevette anche un risarcimento danni di 100 milioni.