«Noi siamo a più del 40% di vaccinati, abbiamo escogitato un modello nostro: abbiamo scoperto che le persone ultraottantenni non riuscivano a collegarsi con la piattaforma e abbiamo stabilito una collaborazione per scovarli e vaccinarli a casa. Poi abbiamo hub in tutta la provincia, andiamo avanti»: così il sindaco di Benevento Clemente Mastella a Stasera Italia.
L’ex ministro della Giustizia ha poi fatto il punto sulla scena politica e si è soffermato sul Movimento 5 Stelle: «Conte è caduto nella trappola del M5s: non riesce a dirigerli e c’è una scomposizione tra chi conserva gli aneliti ideologici di un tempo e chi è diventato governista, non riesce a trovare una sintesi. Il tentativo di superare questa forma di distanza con Casaleggio non si è verificato, continua la guerra interna e precipita anche nella composizione in vista delle amministrative, creando inciampi all’azione che Conte vorrebbe portare avanti».
CLEMENTE MASTELLA: “M5S DONDOLA TRA DESTRA E SINISTRA”
Clemente Mastella ha poi aggiunto sulla bagarre in casa pentastellata: «Dopo quello che si è verificato nel Lazio, con le assessore entrate in giunta che hanno minacciato Zingaretti di far cadere tutto in caso di sua candidatura a Roma, c’è una situazione particolare. Poi il M5s dondola in maniera scientifica tra la Destra e la Sinistra, non si capisce cosa sono: vogliono fare l’alleanza con il Pd o no? La legge elettorale rimane là in sospensione: se c’è l’alleanza strategica si può andare anche al maggioritario, altrimenti bisogna andare sul proporzionale puro». Dopo una battuta sulla situazione in vista del post Mattarella – «Si è anche iniziato a parlare dell’elezione del capo dello Stato, chi è per Draghi e chi è contro. Io intravedo la Cartabia come riferimento ipotetico» – Clemente Mastella ha anche parlato del caos in casa Centrodestra: «Se la Meloni dovesse superare Salvini, sono problemi reali e seri per il Centrodestra: con il principio che chi arriva primo fa il premier, il rischio per Salvini è molto forte. Per questo Salvini vorrebbe andare al voto prima con Draghi al Quirinale».