Mario Draghi è un’eccellenza, come Messi, ma esattamente come il fuoriclasse argentino neanche lui è insostituibile. Netto Clemente Mastella ai microfoni di Omnibus: il sindaco di Benevento, pronto a guidare il fronte centrista, ha ribadito che nessuno è insostituibile e che Draghi non è l’unico profilo all’altezza di sostituire Mattarella. «Messi è il più grande calciatore ma è fuori squadra ora, e il Psg sta vincendo lo stesso», la metafora del politico…



Nel corso del suo intervento, Clemente Mastella ha sottolineato che ci sono diversi nomi in lizza per la presidenza della Repubblica: «Abbiamo nomi in cantiere, ce ne sono anche altri, perché altrimenti sarebbe una cosa ossessiva per tutti. Draghi è un’eccellenza, ma ci sono anche altre eccellenze nel Paese, non è che non ci siano».



CLEMENTE MASTELLA E LA CORSA AL QUIRINALE

«Abbiamo sembianze di un Centrodestra pallido, bisogna spingere per un’idea federativa di Centro, noi ci staremmo. Credo che sia finita un’epica: l’elezione del capo dello Stato segnerà il cambiamento di un’epoca che arriva e un’epoca che scompare completamente», ha poi proseguito Clemente Mastella, lanciando un messaggio a Berlusconi: «Bisogna guardarsi sempre dagli amici». «Io ritengo che Berlusconi ci proverà alla quarta votazione», il giudizio di Clemente Mastella, poco convinto dell’appoggio di Salvini e Meloni. In caso di rottura, ci sarà una rivoluzione in termini di alleanze: «Se lo sgarbo arriva dagli alleati, l’alleanza non resta più in piedi. Io sono sulla riva del fiume ad aspettare quello che arriva: FI è un’area di centro, vediamo cosa accadrà. Sarebbe difficile un matrimonio politico stabile con quelli che ti hanno fregato il giorno prima: questa situazione cambierà la storia politica italiana»

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