Clemente Mastella pubblica su Facebook una foto per smentire le congetture in merito al suo ruolo nella crisi di governo. Il sindaco di Benevento è stato, infatti, accusato di attivismo nella ricerca di una nuova maggioranza, allora condivide una foto di una cerimonia che risale al 17 dicembre 2017, scattata in occasione della cerimonia ufficiale che si è tenuta a Palazzo Chigi con Paolo Gentiloni, alla presenza di tutti i sindaci. L’occasione era la firma della convenzione dei progetti finanziati per i 90 comuni che avevano partecipato e vinto il Bando Periferie, quindi non solo Benevento. “In quella occasione, ho avuto i 19 milioni per la città di Benevento, compresa piazza Risorgimento. Questa è la verità che ammazza il virus delle bugie messe in atto, ignobilmente e poco cristianamente, contro di me, stranamente in questo periodo”, ha scritto sui social Clemente Mastella. Il riferimento è alle accuse di Angelo Moretti, presidente del Movimento Civico22 e avversario dell’ex Guardasigilli a livello locale, che sul sito del settimanale Vita, aveva collegato l’impegno di Mastella nell’evitare la caduta del governo ad una eventuale ricaduta per la città di Benevento.



MASTELLA VS MORETTI PER CASO FINANZIAMENTO

Angelo Moretti ha tirato in ballo il finanziamento ottenuto il 13 gennaio da Clemente Mastella con il via libera di Palazzo Chigi. “Arriva magicamente un lasciapassare al finanziamento all’opera più insulsa, inutile e dispendiosa di questa piccola città”, scrive il presidente di Movimento Civico22 sul settimanale Vita. Clemente Mastella nega invece questa ricostruzione, del resto non c’è neppure una traccia ufficiale nelle date riportate. Quindi reagisce con forza, minacciando Moretti di querela. “Evidenzio che il finanziamento in questione risale all’anno 2017 – “Bando periferie-delibera CIPE” – e il relativo progetto fu deliberato dalla giunta comunale addirittura nell’agosto del 2016. È una ricostruzione illecita, falsa e cattiva, oltre che grottesca e risibile, quella di collegare il mio attuale sostegno politico al governo nazionale con questo vecchio finanziamento, spacciandolo per nuovo”, la replica dell’ex leader di Udeur.



Leggi anche

SCENARIO UE/ Le chances di von der Leyen tra socialisti, Meloni, Germania e Draghi