Clemente Russo a La Volta Buona: “Ecco come ho conosciuto mia moglie Laura Maddaloni…”

Nel suo palmarés c’è forse più di quello che un giovane sportivo potrebbe mai sognare agli albori della propria carriera: Clemente Russo non è solo un campione indiscusso del pugilato ma è soprattutto uno dei massimi esponenti dell’agonismo sportivo italiano. Ospite oggi nel salotto de La Volta Buona ricorda gli esordi, quando grazie al papà scatta la scintilla per il mondo del pugilato; ma a prendersi la scena sono i toccanti racconti che riguardano gli affetti più cari, dalla moglie Laura Maddaloni alle tre figlie, Rosy, Janet e Jane.



“Mia moglie Laura Maddaloni? Ci siamo conosciuti in spagna ai Giochi del Mediterraneo; il primo matrimonio è del 2008, poi ho iniziato a girare il mondo per i tornei vari e quando mi sono fermato per un periodo, nel 2016, abbiamo deciso di rinnovare le nozze”. Prosegue così il racconto di Clemente Russo, che poi aggiunge: “Poi arrivò la telefonata di un giornalista sportivo per dirmi della possibilità di entrare nel Guinness dei Primati partecipando alla quinta olimpiade; poi non ci sono riuscito a causa del covid, rimasto a letto il giorno del mio combattimento in Inghilterra”.



Clemente Russo e l’amore viscerale per le sue 3 figlie: “La nascita delle gemelle…”

Clemente Russo – sempre a La Volta Buona – ha poi parlato del percorso di crescita delle sue amate figlie; con due genitori così vicini al mondo dello sport, non potevano che seguire le medesime orme seppur con la libertà di seguire i propri sogni e senza alcuna imposizione. “Ho 3 bellissime bambine, Rosy ha 13 anni ed è la più grande: studia ballo e canto. Poi ci sono le due gemelline, Janet e Jane: la prima fa boxe e studia recitazione, la seconda sta per iniziare a fare judo”.

Proprio la nascita delle due gemelle è stato un momento delicato nella vita di Clemente Russo; le due figlie sono nate prematuramente, a 6 mesi e mezzo. Le condizioni preoccupanti riguardavano in particolare Janet che nel momento del parto aveva un peso di soli 900 grammi. “… Ebbe delle crisi respiratorie, è stata rianimata 4 volte in due giorni. Io lasciai il ritiro della nazionale, dovevo andare al Mondiale, e corsi a casa, mia moglie mi fermò sulle scale dell’ospedale e mi obbligò a non mollare e partire lo stesso… Sono tornato a casa con la medaglia d’oro”. Oggi Janet vive regolarmente la sua vita e vuole assolutamente seguire le orme del papà: “All’inizio ero scettico, ma devo dire che mi sono dovuto ricredere… Mi ha tolto il saluto per 3 giorni perchè non le ho regalato i guantoni!”.