Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, tra le colonne de Il Giornale, ha commentato il provvedimento del Governo di Giorgia Meloni per cui i 4 mila medici no-vax che erano stati sospesi alcuni mesi fa potranno tornare a lavoro. “Come ogni cosa, anche questa decisione va contestualizzata sulla base del momento attuale. La pandemia si è ridotta, il virus sta diventando endemico. Ma c’è una nuova emergenza, ora prioritaria: la carenza dei medici”, ha sottolineato.



Il parterre di medici coinvolti tra l’altro è piuttosto ampio. “Va considerato che tra questi operatori lasciati fuori, ce ne sono diversi che non sono realmente no-vax. È gente che ha fatto una dose o due dosi e magari non ha fatto il richiamo. Insomma, ci sono delle situazioni più ibride rispetto al no-vax che non vuole fare proprio niente per la sua ideologia totalizzante”.



Clementi: “C’è carenza di medici, ok ritorno no-vax”. Il problema

Massimo Clementi ritiene dunque che il sistema sanitario dell’Italia in questo momento, a causa della carenza di medici, non possa permettersi di mettere ai margini i 4 mila operatori che erano stati sospesi poiché no-vax. Un comportamento che il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ritiene “discutibile” ma non condannabile fino in fondo.

“Le vaccinazioni sono per loro definizione volontarie, non possiamo sanzionare le persone perché non si vaccinano”, ha premesso a Il Giornale. “Certo, io guarderei con un po’ di sospetto se dovessi rivolgermi a un medico che ha avuto posizioni intransigenti no-vax, perché questa è la testimonianza di un percorso intellettuale che non è molto aderente ai principi scientifici”, ha sottolineato. E conclude: “In ogni caso, in questo momento, penso che ci siano posizioni differenti e articolate che vanno riviste anche alla luce del fatto che le cose stanno migliorando”.