Anche Clementino è entrato nel “vortice” della FaceApp. Il rapper napoletano, ha utilizzato l’applicazione che va tanto in voga in questo periodo, per postare uno scatto invecchiato di molti anni. Peccato che la foto in questione, sia quella pubblicata erroneamente alcune settimane fa, dove mostra di essere molto “felice”. Ed infatti, i commenti non sono tardati ad arrivare, anche gli ironici apprezzamenti di alcuni personaggi famosi. “Sei un cretino”, scrive ironicamente Marco Maccarini. “In forma fratè!!!”, commenta Paola Iezzi con tante faccine che ridono a crepapelle. Anche i commentatori comuni si sono lasciati andare: “Se fallisci con la musica abbiamo già capito come svolti”, “Non l’avevo nemmeno notata la faccia da vecchio…”, “Bro hai sbagliato tutto, dovevi fare il pornattore”, “Sei l’unico che ha utilizzato due app…”. “No, vabbè, ma cos’è natale???? E Che pacco Clemè”. Se volete farvi due risate, potete visionare lo scatto prima che Instagram lo censuri, direttamente sul profilo ufficiale del rapper oppure, cliccando qui. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
La tappa di Battiti Live
La tappa di Brindisi di Battiti Live si chiude con Clementino. Il rapper napoletano inizia col brano Mare di notte, pezzo che parte però dopo una dedica a Brindisi e alla calorosa platea presente. Il cantante vuole entrare nella storia di Brindisi, invita il pubblico ad alzare le mani e presenta la canzone fatta con Fabri Fibra, Chi vuole essere milionario. Il pubblico è scatenato: balla e chiede addirittura il bis a fine puntata. Clementino chiude la tappa di Brindisi ricordando che il suo disco si chiama Tarantelle. La domanda che gli porge Alan Palmieri riguarda proprio il significato che la parola assume nel gergo napoletano. Il rapper spiega che Tarantelle significa in napoletano casino o guai e indica il pubblico presente come esempio. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Clementino a Battiti Live 2019
Clementino
o Iena White è uno degli ospiti del secondo appuntamento di Battiti Live 2019, la kermesse canora organizzata da RadioNorba e condotta da Elisabetta Gregoraci e Alan Palmieri su Italia 1. Il rapper è reduce da una performance di grande successo andata in scena durante la cerimonia di chiusura delle Universiadi 2019 di Napoli dove ha presentato un medley dei suoi più importanti successi sia in napoletano che in italiano. Non solo, il rapper ha anche intonato un coro dedicato ai tifosi del Napoli coinvolgendo tutto il pubblico presente presso lo Stadio San Paolo. “Sarò con te / tu non devi mollare sarò /abbiamo un sogno nel cuore / Napoli torna campione” ha intonato il rapper tra il boato del pubblico.
Clementino: “in Tarantelle racconto quel che ho passato”
Dopo due anni di inferno trascorsi fuori e dentro una comunità, Clementino è tornato sulle scene musicali con un nuovo album autobiografico dal titolo Tarantelle. Un disco importante che lo stesso rapper ha raccontato così durante un’intervista rilasciata a Rockol: “questo disco è un concept che raffigura il Clementino adolescente che sognava di diventare rapper. E ora che lo sono davvero mi guardo indietro e racconto quel che ho passato”. Un disco importante, la cui scelta del nome non è affatto casuale: “in napoletano, tarantella significa guai, casini. O burdell” come ha raccontato Clementino che ha vissuto un periodo davvero difficile della sua vita. “Sono stato in comunità per due volte per via della cocaina, sono stato in cura da uno psicologo” ha confessato il rapper, due anni che ha voluto raccontare nel nuovo album con un titolo che richiama alla memoria i tarantolati, persone che il rapper definisce “disperati che ballavano per superare il dolore, che è un po’ quel che ho fatto io”.
Clementino: “Se non ci fosse stata la musica”
Un disco degno di nota che il rapper ha presentato così durante la conferenza stampa di presentazione a Milano: “Tarantelle è un disco fatto con grande cura e con tanta vita reale, con la mia vita. Le quattordici tracce sono state selezionate tra oltre settanta in due anni di ricerca minuziosa”. Un album verità in cui il rapper ha raccontato sogni, verità e tanto altro. Al suo interno ci sono brani come “Un palmo dal cielo” in cui parla dei sogni fatti mentre mentre si trovava in comunità e che riportava ogni mattina oppure ne “La mia follia” racconta la storia di un ragazzo morto per overdose di cocaina. Una cosa è certa: la musica è stata importantissima per Clementino per uscire dal tunnel della droga. “Mi ha salvato la vita. Nei momenti di difficoltà, al posto di perdere tempo in strada a fare cose brutte mi sono chiuso in studio a far canzoni” ha detto il rapper a Rockol, che oltre alla musica ha potuto contare sul supporto ed affetto incondizionato dei suoi amici e della famiglia.