In un periodo storico in cui abbiamo assistito nell’arco di pochi mesi a diverse violente alluvioni (dall’Emilia Romagna, fino a Valencia) l’Università di Pisa è riuscita a mettere a punto e rendere ufficialmente operativo CleverRiver che promette – ed ovviamente a dimostrazione ci sono degli studi approfonditi – di riuscire a prevedere con un largo anticipo se un nubifragio temporalesco metterà sotto pressione i corsi d’acqua, lanciando un allarme che può rivelarsi – e qui l’esempio di Valencia calza a pennello – fondamentale per permettere alla popolazione di portarsi in salvo: il progetto CleverRiver – appunto – è avviato e pienamente operativo e nelle prossime settimane verrà anche implementata una comoda app per gli operatori della Protezione civile.



Entrando subito nel merito di CleverRiver, è importante sottolineare che si tratta – a conti fatti – di un’Intelligenza artificiale proprietaria dell’Università di Pisa che frutta il cosiddetto deep learning per mettere a sistema e dare un senso ai dati raccolti ogni giorno dalla Protezione Civile: per ora si tratta di un’applicazione unica nel suo genere in Italia e seconda solamente a pochissimi altri esempi già disponibili nel resto del mondo; ma con l’importantissimo vantaggio che costa poco ed è facilmente applicabile nell’arco di pochi giorni a qualsiasi area del nostro bel paese.



Cos’è e come funziona CleverRiver: “Anticipa i rischi alluvionali con 10 ore d’anticipo”

A darci un’idea più precisa del funzionamento di CleverRiver sono Marco Luppichini e Monica Bini, entrambi ricercatori pisani tra le firme dietro al progetto che – sentiti dal Corriere della Sera – hanno innanzitutto precisato che la loro app è in grado di “processare in tempo reale (..) tutti i dati di monitoraggio dei corsi d’acqua a rischio“, funzionando – come hanno dimostrato gli studi condotti fino ad ora sull’Arno e sui affluenti – perfettamente sia sui corsi minori, che su quelli maggiori; il tutto fornendo una stima più o meno attendibile sull’eventuale esondazione con circa 10 ore di anticipo (oppure quattro nel caso dei fiumi e dei torrenti minori). 



A rendere ancora più interessante CleverRiver – dicevamo già poche righe fa – c’è il fatto che sfrutta un’infrastruttura già esistente ed ampiamente diffusa come “i sensori (..) della Protezione civile installati da decenni” in qualsiasi corso d’acqua a rischio esondazione con il duplice vantaggio di renderne economica e rapidissima l’adozione anche in territori distanti da quello pisano; senza dimenticare che l’applicativo è open source ed aperto – dunque – agli aggiornamenti da parte degli utenti che voglio contribuire.