«Non ci sarà alcun click day per ottenere il bonus da 600 euro degli autonomi e Partite Iva»: così aveva spiegato il Presidente Inps Pasquale Tridico correggendo se stesso dopo sole 24 ore dall’annuncio sulle modalità di richiesta del bonus anti-coronavirus promesso dal Governo nel Decreto “Cura Italia”. E invece questa mattina 1 aprile, con l’apertura delle pratiche direttamente sul portale Inps (a ieri sera ancora non era stato specifico né l’indirizzo apposito né l’orario di inizio), si potrebbe assistere ad un click day “mascherato”.



Come? «Il comma 2 dell’articolo 27 del d.l. 18/2020 prevede che l’indennità in questione è erogata dall’Inps nel limite di spesa complessivo di 203,4 milioni di euro per l’anno 2020. In ragione di quanto sopra, l’Inps riconosce l’indennità in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande»: viene così specificato nelle istruzioni online pubblicate dall’Inps (QUI IL DETTAGLIO), dando sostanzialmente atto legale a formule simili al click day. «Chi prima arriva prende i soldi» era stato scartato come metodo Inps per un bonus così importante e richiesto come quello per autonomi, P.Iva e Co.co.co. dopo l’infuriata di associazioni di categoria e consumatori; ora però, seguendo le indicazioni stilate dallo stesso Istituto, il problema si ripropone uguale.



BONUS 600 EURO, PERCHÈ È UN CLICK DAY MASCHERATO

Eppure nel comunicato diffuso ieri sera, 31 marzo 2020, l’Inps chiarisce «Si ribadisce che non si tratta di un click day. Le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al 1° aprile, collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato che compare sulla homepage». Dunque niente corsa al primo che arriva? Non esattamente, visto che le istruzioni restano online e i “limiti di spesa” rimangono tali, così che l’Inps dovrà per forza di cose tener conto dell’ordine cronologico delle domande presentate oggi 1 aprile.



Secondo Guglielmo Loy, presidente del Comitato di indirizzo e vigilanza dell’Inps, «per evitare una pressione ai sistemi informatici dell’Inps è urgente in provvedimento immediato che stanzi risorse, senza vincolo di destinazione, affinché Inps possa in automatico spostarle verso quelle prestazioni che hanno un tiraggio superiore alle previsioni evitando così che l’istituto debba operare con le attuali rigidità ed eviti il rischio di attingere a capitoli di spesa destinato alle prestazioni ordinarie». In sostanza lo Stato, spiega ancora Loy a Formiche.net, con risorse sbloccate extra-Bonus 600 euro potrebbe “ricomporre” l’inghippo provocato dalla confusione di regole e comunicazione e «rassicurerebbero i cittadini preoccupati del possibile esaurimento delle risorse su specifiche prestazioni allentando la tensione sui tempi di presentazione delle domande». Nell’attesa di capire cosa avverrà sui fondi Governo per “coprire” le domande giunte cronologicamente per ultime, la mattina si apre con una prevedibile – ma del tutto evitabile – corsa alla domanda online (QUI IL LINK PER L’ACCESSO).