LA TRANSIZIONE ECOLOGICA E L’EMERGENZA SUL CLIMA AL MEETING RIMINI
Il clima e la transizione ecologica è uno dei grandi temi sui quali lo sviluppo globale si cimenterà nei prossimi anni: al Meeting Rimini 2023 nella serata di mercoledì 23 agosto si è tenuto un interessante panel nato dalla collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà dal titolo “Emergenza climatica e transizione ecologica”. Presenti al Meeting per discutere del futuro ambientale non solo in Italia si sono trovati Gaël Giraud – Economista, gesuita, docente alla Georgetown University di Washington – e Carlin Petrini, Sociologo, scrittore e attivista italiano, fondatore dell’associazione Slow Food e Terra Madre.
Entrambi sono coautori dell’ultimo volume “Il gusto di cambiare. La transizione ecologica come via per la felicità” (Slow Food Editore – Lev) e hanno discusso di come l’emergenza climatica andrà “incardinata” nello sviluppo tecnologico, sociale e politico dei prossimi anni. Ad approfondire il tema sono intervenuti anche Fabrizio Piccarolo, Direttore Fondazione Lombardia per l’Ambiente, e Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà: «cambiamenti climatici che si stanno verificando negli ultimi decenni hanno impatti disastrosi sulla vita quotidiana di milioni di persone». Il ripensamento del rapporto tra uomo e natura – come del resto testimoniato dall’ecologia integrale da decenni rilanciata dalla Chiesa prima con Papa Benedetto XVI e ora con Francesco – richiede anche una riflessione sul modello di sviluppo, sulle relative scelte strategiche da attuare e sulla composizione effettiva di quella che da tempo viene descritta come “transizione ecologica”.
VITTADINI SULLA TRANSIZIONE ECOLOGICA: “SOSTENIBILITÀ E AVERE A CUORE IL DESTINO DEL MONDO”
Per il Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà Giorgio Vittadini l’occasione dell’incontro ha visto dialogare un gesuita che insegna a Georgetown come Giraud e Carlin Petrini che è un grande esponente della sinistra internazionale:«Tutte e due seguaci del Papa a mostrare che non è solo una questione di ordine climatico, ma una questione di ordine umano, è l’ecologia integrale».
L’idea è che si deve cambiare il modello di sviluppo, continua Vittadini a margine dell’incontro al Meeting Rimini 2023, «l’idea è che il neoliberismo ha fallito clamorosamente, e che tener conto degli altri, la sostenibilità, avere a cuore, come fa Carlin Petrini, i contadini di tutto il mondo, pensare che devi ricostruire fonti energetiche, non è un vincolo», conclude, «ma è una grande possibilità di un nuovo sviluppo. Quindi bisogna uscire dai paraocchi in cui si vede questo come solo un vincolo che uccide».
IL GIUDIZIO DI CARLIN PETRINI AL MEETING DI RIMINI SULL’EMERGENZA CLIMATICA
Concluso l’incontro sull’emergenza climatica, il sociologo e fondatore di Slow Food Carlin Petrini sottolinea l’importanza di costituire una nuova economia che ragioni con parametri diametralmente opposti a quella prodotta negli ultimi decenni: «La grande novità di questa fase storica della transizione ecologica è che chiede a noi tutti di cambiare paradigmi di vita, di comportamenti individuali e collettivi che dureranno non qualche anno ma forse qualche secolo e quindi siamo davanti a un cambio radicale anche rispetto alle nostre concezioni consolidate, rispetto all’economia».
Tutto ciò, prosegue Petrini al Meeting Rimini, al punto che molte di queste concezioni «sono diventate come una nuova religione e non riusciamo a farne a meno e quindi dobbiamo parlare di PIL, dobbiamo parlare di crescita, dobbiamo parlare sempre delle stesse tematiche che sono quelle per cui il pianeta è andato in sofferenza».
L’IMPEGNO DI FLA E LA MOSTRA “CUM TUCTE” AL MEETING RIMINI 2023
«La transizione ecologica è un processo che ha iniziato di cambiamento epocale, di cambiamento innanzitutto culturale, prima ancora che ambientale. È una transizione che riguarda l’uomo nella sua totalità e apre decenni, forse secoli, di sfide. È una nuova fase storica che apre grandi sfide per l’uomo»: così Fabrizio Piccarolo, direttore di Fondazione Lombardia per l’Ambiente. L’uomo inizia ad attrezzarsi anche dal punto di vista culturale per affrontare questa nuova fase: da qui parte il progetto e la mostra al Meeting di quest’anno dal titolo “Cum Tucte”, cioè come si affronta questa nuova fase storica, questa nuova epoca, questo cambiamento d’epoca.
«Noi proponiamo questo principio, questo fondamento per creare questa nuova cultura, che è quello che ci propone Papa Francesco attraverso la Laudato Si’ ed quello che ci proponeva 800 anni fa San Francesco attraverso il Cantico delle Creature»; Cum Tucte, sono due parole prese da un verso della del cantico delle creature, “laudato si come tutte le tue creature”, vuol dire che «c’è un legame profondo, un legame originale tra l’uomo creatura e le altre creature che sono segno del creatore». Conclude Piccarolo: «per questo che l’uomo si interessa, l’uomo è chiamato a custodire e coltivare, dice la Bibbia, il creato, ma perchè? Proprio perché riconosce nel creato, riconosce nella natura il segno di Dio creatore». La mostra si sviluppa attraverso quattro tematiche ambientali – biodiversità, acqua, cambiamento climatico e economia circolare – ma a partire da questa origine, da questa concezione originale del legame tra l’uomo e l’ambiente, tra l’uomo e la natura. «attraverso esempi che fanno vedere come è possibile oggi realizzare questo legame, come è possibile oggi realizzare, costruire o ricostruire questo legame armonioso, questo equilibrio tra uomo e natura di cui ci ha parlato San Francesco».