Bernardo Gozzini, climatologo del CNR, è stato intervistato stamane da Uno Mattina per parlare del tempo imprevedibile di questi giorni, fra maltempo, grandinate e allerte in varie regioni italiane che hanno fatto tornare la nostra penisola in inverno: “La primavera è tipica per essere altalenante – precisa parlando con Massimiliano Ossini in diretta tv stamane sul primo canale – si parla di marzo pazzerello e anche aprile è simile, ma il cambiamento climatico ha esacerbato questa imprevedibilità, si passa dal tanto caldo al tanto freddo, questa è una cosa a cui dobbiamo abituarci, abbiamo avuto l’inverno più caldo dal 1800 ad oggi, pochissima neve sull’Appennino, qualche spruzzo a dicembre e gennaio, e anche sulle Alpi c’è la neve solo al di sopra di una certa quota, solo ultimamente ha iniziato a nevicare sulla neve”.
Sull’allerta gialla in diverse regioni, il climatologo Bernardo Gozzini ha spiegato: “Abbiamo una perturbazione che ha colpito la nostra penisola, da domani però la situazione migliorerà, e ciò provoca un contrasto di temperatura, a fine aprile abbiamo avuto 30 gradi in Puglia e in Sicilia, poi appena arriva una massa d’aria fredda si crea questo contrasto termico”.
MALTEMPO, CLIMA PAZZO: LE PAROLE DI BERNARDO GOZZINI A UNO MATTINA
Sulla grandine record che abbiamo visto in questi giorni non soltanto in Italia ma anche nel resto del mondo: “Veniamo da un riscaldamento globale, aumenta la temperatura degli oceani a livello mondiali, ciò determina una maggiore evaporazione ed energia, poi una massa d’aria calda contiene umidità e questi contrasti, queste differenze di temperatura e pressione, creano temporali esplosivi”.
“Una metafora? Il temporale è come se fosse una torta, che si fa con ottimi ingredienti e nella giusta quantità. Il temporale si crea con degli indici particolari, quando questi elementi sono nella giusta quantità, abbiamo la tempesta perfetta”, ha concluso. In ogni caso da domani dovrebbe tornare il bel tempo sulle nostre regioni, anche se non è ben chiaro se lo stesso perdurerà anche per i prossimi giorni o meno.