JANNIK SINNER DOPING? COS’È CLOSTEBOL
Piccolissime quantità di Clostebol sono state rilevate nel sangue di Jannik Sinner, risultato positivo al doping in un controllo durante Indian Wells. Si tratta di una sostanza che da tempo si trova nella lista nera dell’organismo mondiale che combatte il doping nel mondo dello sport, la Wada, perché è un anabolizzante. Si può trovare anche in pomate o spray usati per fare in modo che le ferite cicatrizzino più velocemente. Infatti, viene usato soprattutto per trattare le ferite, ad esempio è usato in creme contro abrasioni, ulcere alla pelle o ragadi, ma a livello sportivo il suo uso può incrementare le prestazioni fisiche.
Ad esempio, può stimolare la sintesi delle proteine muscolari, quindi favorire la crescita della massa muscolare e della forza dei muscoli, aiutando quegli atleti che necessitano di potenza e velocità. Ma può anche accelerare il recupero muscolare dopo un allenamento o una competizione, consentendo agli atleti di allenarsi più frequentemente.
Il Clostebol può anche stimolare la produzione di globuli rossi, favorendo il miglioramento della resistenza, che consente agli sportivi di poter compiere più sforzi. Infine, aiuta il corpo a trattenere più proteine, contrastando la perdita di massa muscolare quando ci si allena intensamente o si è sottoposti a una restrizione calorica.
GLI EFFETTI COLLATERALI E GLI ALTRI CASI
Ma l’uso del Clostebol è proibito nella gran parte degli sport per i suoi possibili effetti collaterali, come danni al fegato, alterazioni agli ormoni e disturbi a livello cardiovascolare, oltre che per la competitività che causa. Ma gli atleti che vengono trovati a questa sostanza potrebbero esserne entrati in contatto loro malgrado, ad esempio attraverso una pomata per il trattamento di una ferita, come nel caso di Sinner, il cui fisioterapista aveva usato un prodotto contenente tale sostanza per curare un dito ferito, ma poi durante un massaggio è entrato in contatto con una lesione del tennista italiano.
L’atleta paralimpica Martina Caironi usò il Clostebol per cicatrizzare un’ulcera a uno dei monconi del suo arto amputato. In generale, fino al 2023 nel nostro Paese 38 atleti sono stati trovati positivi a questo steroide anabolizzante. Per quanto riguarda il calcio, era stato trovato positivo due anni fa Luis Palomino dell’Atalanta, poi assolto. Invece, Fabio Lucioni, nel 2017 al Benevento, venne squalificato per un anno. Come fa notare Repubblica, circa la metà dei casi di positività a questa sostanza per la Wada vengono riscontrati in Italia, del resto il nostro Paese è uno degli ultimi in cui è possibile trovarla in commercio molto facilmente.