Clotilde Courau, attrice francese, è la moglie di Emanuele Filiberto di Savoia. I due si sono sposati nel 2003 nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma e hanno avuto due figlie, Vittoria e Luisa, entrambe nate a Ginevra rispettivamente nel 2003 e nel 2006. “Non voglio essere ridotta a ‘moglie di’. Faccio cinema da più di 25 anni”, ha precisato nel 2017 Clotilde in un’intervista a Io donna. Per inciso, a ogni ciak su un set, l’emozione è sempre la stessa: “Vivo per la recitazione come in passato. Quando ero adolescente fu la mia salvezza”. Poi spiega: “A causa del lavoro di mio padre, ingegnere, avevo passato l’infanzia tra la Francia, l’Egitto e il Benin. Fu un periodo bello, ma difficile per una ragazzina. A 16 ero persa. Andavo male a scuola e non sapevo cosa avrei fatto del mio futuro finché non decisi di iscrivermi a un corso di recitazione. Mi piacque così tanto che lasciai il liceo. Mi svegliavo alle 7, fino alle 18 e alle 20 ero a teatro come spettatrice per osservare chi quel lavoro lo faceva davvero. Tanto ero indisciplinata in classe, tanto mi trasformai quando scoprii il piacere di salire sul palco”.
La carriera di Clotilde Courau, moglie di Emanuele Filiberto di Savoia
Nel corso della sua carriera pluriventennale, Clotilde Courau ha avuto modo di lavorare con grandissimi registi come Olivier Dahan e Philippe Garrel. Però le manca ancora il ruolo della vita, quello destinato a renderla riconoscibile e conosciuta magari in tutto il mondo: “Sì, credo che mi manchi ancora un ruolo che rappresenti in qualche modo una svolta”, ammette l’attrice. “Il problema è che più il tempo passa, più diventa difficile trovarlo”. Ciò che intende è molto semplice: “La maggior parte dei registi sono uomini. E gli uomini sanno poco o niente di ciò che sente una della mia età. Così, salvo eccezioni, non sono interessati a rappresentarla. Non ne faccio loro una colpa, è normale che raccontino le storie che sentono. Il risultato è comunque che raramente si parla di donne oltre i quarant’anni”.
Clotilde Courau parla del suo matrimonio con Emanuele Filiberto di Savoia
Clotilde Courau ritiene che il suo matrimonio con Emanuele Filiberto di Savoia abbia in qualche modo ‘danneggiato’ la sua carriera. Non che se ne penta, chiaro, ma è un dato oggettivo che un cognome come quello possa rappresentare almeno in qualche caso un ‘peso’. “Un po’ ammetto di averlo cominciato a pensare”, rivela Clotilde. “Porto un cognome ingombrante. Se dico o faccio qualcosa, che sia giusta o sbagliata, rischio di spostare l’attenzione dal film alla mia persona. Ci sono registi come Philippe Garrel che non se ne curano, altri che hanno paura e così evitano di coinvolgermi benché mi stimino”. Comunque sia, il rapporto tra lei ed Emanuele Filiberto non ne ha mai risentito.