Pennywise, il celebre clown del romanzo IT scritto dalla penna di Stephen King e trasposto in un acclamato film diretto da Tommy Lee Wallace, ha preso “vita” nella piccola e (fino ad ora) tranquilla cittadina di Skelmorlie in Scozia. A differenza del famoso pagliaccio assassino, fortunatamente, per ora non avrebbe mietuto alcuna vittima, né la polizia ritiene che possa essere una vera e propria minaccia, ma di certo c’è che sta terrorizzando i cittadini, con video spaventosi pubblicati sui social che lo ritraggono in diversi punti di Skelmorlie. Inoltre, il clown di IT avrebbe anche sfidato apertamente le autorità a trovarlo per catturarlo, mentre nessuno tra i cittadini ha alcuna informazione di chi potrebbe nascondersi dietro alla maschera bianca.
Il clown di IT terrorizza la cittadina di Skelmorlie in Scozia
Insomma, il clown di IT sembra aver preso vita, decidendo di terrorizzare la cittadina di Skelmorlie in Scozia, invece che quella di Derry, nel Maine, in cui è ambientato il romanzo di Stephen King che lo vede antagonista. Nessuno sembra averlo mai visto di persona, così come non si sono registrati crimini o reati a lui imputabili, ma la sua fama si starebbe diffondendo soprattutto sui social network. Infatti, il finto Pennywise si è creato un profilo su Facebook, a nome di Cole Deimos, nel quale è presente solo un’immagine con alcuni schizzi di sangue e un video “per i media”.
Il nome scelto dal clown di IT su Facebook richiama la mitologia greca, per la quale il concetto di Deimos è associato alla personificazione della paura. Stando a quanto racconta il quotidiano inglese Daily Mail, il pagliaccio avrebbe iniziato ad aggirarsi nella cittadina di Skelmorlie in Scozia almeno nel 2021, ma non ci sono particolari conferme in merito. Invece, nel suo video pubblicato su Facebook si vede appostato in diversi punti della città, con il suo tipico palloncino rosso in mano, mentre commenta accusa e articoli pubblicati su di lui. La ragione per cui il clown di IT di Skelmorlie in Scozia ha aperto il profilo, però, è quella di sfidare apertamente la polizia, sottolineando che “anche se è stata informata non mi interessa perché dovrebbe comunque prima prendermi. E si, questa è una sfida“.