Coach Carter, diretto da Thomas Carter

Domenica 2 luglio, andrà in onda su Canale 5, in prima serata alle 21,20, il film sportivo biografico del 2005, Coach Carter. La pellicola si ispira alla vera vita del coach di basket Ken Carter, interpretato dal grande Samuel L. Jackson, Palma d’Oro a Cannes per il film Jungle Fever di Spike Lee e attore feticcio di Quentin Tarantino che l’ha voluto in molti lavori, come Pulp Fiction, Jackie Brown e Django Unchained. La regia è di Thomas Carter, che ha diretto, tra gli altri, Save the Last Dance e Il tempo di vincere e la sceneggiatura è curata da Mark Schwahn, creatore della serie televisiva di successo One Tree Hill.



Il cast di Coach Carter comprende anche Rob Brown, che interpreta il giocatore di basket Kenyon Stone; l’attore Robert Ri’chard, noto per aver preso parte alla serie televisiva The Vampire Diaries, che presta il volto al personaggio di Damien Carter e infine Rick Gonzalez, noto al pubblico per il ruolo del vigilante Wild Dog nella quinta stagione di Arrow, che recita nei panni di Timo Cruz.



La trama del film Coach Carter, una storia vera

Ken Carter è un ex giocatore di basket a cui viene proposto di allenare la squadra della Richmond High School, gli Oilers.
Fin dall’inizio la vita del nuovo coach non è affatto facile, i ragazzi sono molto difficili e per questo il coach consegna dei contratti in cui sono stabiliti tutti i punti che dovranno rispettare se vogliono restare. Tre di loro però rifiutano e lasciano la squadra.

Nel frattempo, il figlio di Carter, Damien, lascia la prestigiosa scuola che stava frequentando per giocare nella squadra allenata dal padre.
Con fatica e dedizione, gli allenamenti iniziano a dare i loro frutti e la squadra colleziona le prime vittorie. Uno dei giocatori che aveva lasciato la squadra, Timo Cruz, decide di rientrare con il sostegno di tutti i suoi compagni. Nonostante le importanti vittorie, il rendimento scolastico di molti dei giocatori non è sufficiente, così Carter decide di sospendere sia gli allenamenti sia le partite, fino a quando i ragazzi non avranno migliorato la media. I ragazzi accetteranno il volere del loro coach o continueranno a portare avanti la loro vita sregolata?