Il lotto L2207077N della Coca Cola è stato ritirato per “rischio chimico”. In base a quanto riportato nell’avviso pubblicato dal Ministero della Salute, il provvedimento deriva da una “errata etichettatura” per cui “il prodotto contiene zucchero”. In altri termini “la bottiglia presenta il tappo rosso anziché nero e l’indicazione ‘zero zuccheri’ quando invece contiene zucchero”.



In sostanza non c’è alcun allarme rilevante, come invece la dicitura potrebbe erroneamente  fare pensare ai consumatori. Il motivo per cui è stata utilizzata quest’ultima è puramente burocratico: essendoci nel prodotto un elemento non segnalato nell’etichetta, non è conforme alle norme ed è necessario evidenziarlo in tal modo. Chi opera nel settore alimentare (Osa), come riportato da Il Giornale, ha l’obbligo di informare immediatamente la clientela e/o ritirare il prodotto dal mercato La sostanza estranea, ovvero in questo caso lo zucchero, non è però certamente pericolosa, almeno nella maggior parte dei casi.



Coca Cola, “rischio chimico” per lotto L2207077N: cosa fare

In molti si stanno dunque domandando cosa fare nel caso in cui si ci ritrovi con a casa una bottiglia di Coca Cola del lotto L2207077N, ovvero quello ritirato per “rischio chimico”. Innanzitutto, per verificare che sia così, è necessario controllare il numero riportato sul collo o sul tappo del prodotto. Ad essere incriminate, nel dettaglio, sono nove bottigliette da un litro con scadenza l’8 luglio 2023, provenienti da Hbc Italia Srl con sede a Nogara, in provincia di Verona. È piuttosto raro, dunque, che sia capitata proprio a noi, dato il numero ridotto.



In ogni caso, se ciò fosse accaduto, il consumatore è invitato dall’azienda a contattare il Numero Verde 800.534.934 per provvedere alla gestione e farsi dare informazioni su eventuali rischi per la salute nel caso di intolleranze o per altre motivazioni. In base a quanto riportato da Il Giornale, comunque, non sembrerebbe essere necessario allarmarsi.