Non è cocainomane la bambina di 10 anni di Vimercate ricoverata per un presunto uso di cocaina. Lo comunica l’Asst spiegando che la piccola «non è stata mai abituale consumatrice di sostanze stupefacenti né tanto meno di sostanze come la cocaina». Per questo ritiene che sia «assolutamente fuori luogo, proprio per questo, identificarla come “cocainomane”». La bambina ha assunto invece sostanze di tipo ansiolitico, forse a causa di un disagio psichico profondo. «Si precisa, tuttavia, che allo stato non si possa né confermare né smentire che la piccola paziente possa aver fatto uso, seppur sporadico, di altre sostanze». Per l’Asst, prosegue il comunicato, questo potrebbe aver provocato «interpretazioni diverse o incomprensioni». Dunque, l’intervento del dipartimento Salute Mentale ha avuto solo lo scopo «di evidenziare un diffuso disagio giovanile sempre più drammaticamente precoce». (agg. di Silvana Palazzo)



COCAINOMANE A 10 ANNI: CHOC A MONZA

Prima la cannabis, poi la “neve” e infine la dipendenza totale dalla droga: il nuovo campanello d’allarme arriva da Monza, con una bimba cocainomane a 10 anni. Un caso che ha scosso la comunità brianzola, una piccola che frequenta la quinta elementare che si trasforma in aggressiva e violenza, nonché disperata, a causa degli effetti delle sostanze stupefacenti. E, a differenza del recente caso di Pisa, la bambina vive in una famiglia normale come tante: nessuna storia di droga alle spalle e nessun caso particolare da segnalare. Una scoperta che ha sconvolto i genitori della piccola, portata al pronto soccorso al culmine di una crisi di nervi: come riporta Quotidiano.net, le analisi cliniche hanno evidenziato che aveva già effettuato il “passaggio” dagli spinelli alla polvere bianca. I soldi della paghetta per comprare la droga, l’incontro con spacciatori senza scrupoli e dunque la dipendenza: un caso che fa riflettere e che si aggiunge alla lunga serie di episodi registrati nell’ultimo periodo, con sempre più minorenni che si avvicinano al mondo della cocaina…



“SGUARDO PERSO, IL RITRATTTO DEL DOLORE”

Antonio Amatulli è il primario di psichiatria di Vimercate che ha accolto la bimba cocainomane a 10 anni e le sue parole non lasciano spazio a dubbi: quello dei minorenni dipendenti della cocaina è un problema che cresce e sono necessarie contromisure per combattere il fenomeno. «Come per gli altri giovani che riempiono le degenze, i sintomi lasciavano pochi dubbi sull’origine dei problemi. Quando è così, è il ritratto del dolore», le parole del professore ai microfoni de Il Giorno, con il primario di psichiatria che ha evidenziato come sarà necessario un lungo percorso alla piccola per tornare a vivere una vita normale, affiancata e sostenuta dalla sua famiglia. E, come dicevamo, il trend preoccupa e angoscia: «Qui i ricoveri dei minori sono cresciuti in modo esponenziale. È un fenomeno nuovo e gravissimo, fino a cinque anni fa praticamente non esisteva. Adesso, è quotidianità. E le strutture devono cambiare: sono pochi i reparti di psichiatria destinati ai minori, in Lombardia sono solo cinque. Dove non esistono, i ragazzini finiscono assieme agli adulti».

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