Un coccodrillo femmina in uno zoo della Costa Rica ha deposto un uovo fecondato pur vivendo da sola da 16 anni. L’embrione è cresciuto in una incubatrice al punto da diventare un cucciolo ben formato, che però al momento della schiusa è nato morto. L’episodio, come riportato dal New York Times, risale al gennaio del 2018, ma è stato reso noto soltanto adesso al termine di uno studio sul caso, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Biology Letters.



I ricercatori hanno riferito che il cucciolo di coccodrillo era un partenogene, ovvero il prodotto di un parto vergine, in quanto è emerso dall’analisi dal DNA che era composto esclusivamente dal materiale genetico della madre. Il fenomeno avviene quando una cellula uovo matura nel corpo della femmina e si divide ripetutamente per generare un prodotto finale con esattamente la metà dei geni necessari per un individuo. Tre sacche cellulari più piccole contenenti cromosomi, note come corpi polari, si formano come sottoprodotti e a volte a volte si fondono con l’uovo, creando una cellula con il necessario complemento di cromosomi. È difficile che il feto sia perfettamente sano, ma in alcune specie esistono esemplari che sono sopravvissuti fino all’età adulta.



Coccodrillo femmina depone uovo fecondato pur vivendo da sola: è il primo caso

Gli animali che possono effettuare la partenogenesi sono diversi, come i cobra reali, i pesci sega e i condor della California, ma non era mai accaduto finora che un coccodrillo femmina deponesse un uovo fecondato pur vivendo da sola. “Gli animali ereditano questa caratteristica da antenati comuni. I coccodrilli però si sono evoluti molto prima degli altri animali partenogenetici moderni, il che vuol dire che è assai probabile che gli pterosauri e i dinosauri lo fossero. Non è possibile, però, dirlo con certezza, dato che non abbiamo il loro DNA”, ha affermato Warren Booth, professore associato alla Virginia Tech che ha studiato le uova e il cucciolo nato morto.



“È un fenomeno più diffuso di quanto si pensi”, ha aggiunto. Nel 2020, in tal senso, è stato scoperto che le lucertole possono accoppiarsi e poi deporre delle uova in cui alcuni esemplari della prole sono normali e altri sono partienogeni. “È un’abilità che può essere accesa o spenta, ed è forse controllata da un singolo gene. Evidentemente è una caratteristica che non ha abbastanza aspetti negativi tali da essere eliminata con l’evoluzione”, ha concluso.