Ospiti a Ballando con le stelle, Cochi e Renato raccontano la loro storia. Tutto iniziò tanto, ma tanto tempo fa: “Eravamo sfollati, durante la guerra, e i nostri genitori ci fecero conoscere a 2 anni. Da lì è nata un’amicizia che non è più finita”. Facevano parte della loro cerchia anche Paolo Villaggio, Dario Fo, Enzo Jannacci, Bruno Lauzi e Giorgio Gaber”. “Il gruppo che ha fondato il cabaret in Italia”, spiegano a Milly Carlucci. “Abbiamo cominciato in osteria, poi è arrivato Jannacci che ci ha proposto di trasferirci al Derby. Tutti loro sono rimasti nel nostro cuore, e anche del nostro linguaggio. Le loro parole sono finite nei testi dei nostri brani”. Più tardi canteranno La canzone intelligente, la più emblematica del loro repertorio. (agg. di Rossella Pastore)
La storia di Cochi e Renato
Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto, conosciuti anche come Cochi e Renato, saranno ballerini per una notte durante la quarta puntata di Ballando con le stelle 14 in onda oggi sabato 27 aprile 2019 in prima serata su Rai1. La coppia di comici, formatasi negli anni ’60, ha accettato l’invito della padrona di casa Milly Carlucci e sono prontissimi a calcare la pista di ballo di Ballando. Il duo comico, oltre a ballare, giocherà un ruolo importante al fine della gara. I ballerini per una notte, infatti, avranno diritto ad un tesoretto che potrà poi essere donato ad una delle coppie di concorrenti di questa quattordicesima edizione del varietà televisivo prodotto da Ballandi multimedia. Per il duo di comici si tratta di un ritorno in tv dopo la straordinaria esibizione di “Come porti i capelli bella bionda” fatta a Che tempo che fa. Renato Pozzetto durante un’intervista rilasciata a Il Corriere ha ricordato come ha conosciuto Cochi: “a causa di un bombardamento ci trasferimmo a Gemonio, nel Varesotto. Mio padre faceva il ragioniere in una banca di via Verdi, un gran lavoratore. Lì a Gemonio, da piccolo sfollato, ho conosciuto Cochi: giocavamo insieme, con poche cose e molta fantasia”.
Renato Pozzetto: “non ho amici nel mondo del cinema”
Il successo di Renato Pozzetto non è legato solo al duo Cochi e Renato. Non si contano, infatti, le pellicole cult dell’attore che durante un’intervista rilasciata a La Verità ha raccontato alcuni retroscena sul mondo del cinema. “Mi sono trovato bene con tutti. Più si è precisi, più si fa in fretta, più ci si aiuta, più il lavoro viene meglio. Peraltro, non è detto che stando insieme sul set si diventi pure amici. Con chi sono rimasto amico? Con nessuno, ho avuto altri interessi…” ha raccontato l’attore che parlando di Cochi ha detto: “Non abbiamo mai litigato, nonostante qualcuno lo pensi. Ci sentiamo spesso e ci siamo anche visti recentemente. Abbiamo fatto lavori diversi. Il nostro mestiere è fatto di questa libertà“. Dopo anni di grandi successi, infatti, il duo ha deciso di prendersi un lungo periodo di pausa per poi ritrovarsi nel 2000. In quegli anni entrambi si sono dedicati alle carriere soliste: Pozzetto al cinema e Cochi al teatro.
Cochi Ponzoni: “Renato Pozzetto fa parte della mia vita”
Tantissimi i successi teatrali di Cochi Ponzoni che, nonostante l’allentamento da Renato Pozzetto, durante un’intervista alla stampa ha dichiarato ” Renato fa parte della mia vita, non solo quella artistica, siamo cresciuti insieme fin da bambini; i nostri genitori si conoscevano, i fratelli di Renato e le mie sorelle maggiori erano amici”. Il duo Cochi e Renato ha dato vita ad un cabaret nato poco prima della cosiddetta Milano da bere come ricorda l’attore: “quella nostra era ancora la Milano da guardare e da ascoltare. Io e Renato eravamo studenti, l’unica cosa che bevevamo era del vinaccio, insieme con Enzo Jannacci, il nostro terzo fratello”. Cochi, infatti, ricorda i primi anni al Derby, storico locale milanese, dove cominciano ad esibirsi proprio grazie alla complicità di Enzo Jannacci. “Per una decina di anni abbiamo vissuto gomito a gomito” ricorda Cochi che poi fa i nomi di altri grandi artisti: “con noi, oltre allo stesso Jannacci, c’erano Lino Toffolo, Felice Andreasi, Bruno Lauzi e Beppe Viola, amico d’infanzia di Enzo. I nostri più accaniti sostenitori, a quei tempi: Gianni Brera, Umberto Eco, Dino Buzzati, Luciano Bianciardi, Dario Fo, una bella “curva sud”.