Da Treviso ai banchi del Ministero dell’Istruzione – passando ovviamente per il clamore mediatico e per l’indignazione di una buona parte dei genitori collateralmente coinvolti – il passo è stato piuttosto breve e così la vicenda della maestra d’asilo 28enne Elena Maraga è diventata un vero e proprio caso nazionale che ora potrebbe finire al centro di un Codice etico di comportamento per i docenti italiani: l’educatrice – infatti – è stata ‘scoperta’ avere un profilo sulla nota piattaforma OnlyFans nel quale vende le sue foto hot a chi è disposto a pagare un abbonamento mensile ed ora il Ministero è intenzionato a fare del caso di Treviso una sorta di monito nazionale.
Partendo dal principio, la vicenda di Elena Maraga è iniziata solamente pochi giorni fa quando la madre di uno dei suoi studenti all’asilo parrocchiale trevigiano è entrata in possesso del link del suo profilo OnlyFans portandolo immediatamente all’attenzione della dirigenza scolastica che ha deciso di sollevarla temporaneamente dall’incarico per capire le successive mosse: intervistata dai giornali – e in particolare dal Corriere – la 28enne aveva spiegato che grazie alla piattaforma era riuscita a più che raddoppiare il suo stipendio mensile, ribadendo che nonostante il clamore non era intenzionata a “tornare indietro di un passo”.
Naturalmente la questione era presto finita – oltre che nell’ufficio del dirigente dell’asilo di Treviso – al centro di una petizione fatta circolare tra i genitori dei piccoli studenti per chiedere il licenziamento diretto della maestra ‘hot’, e seppur lei in un primo momento aveva espresso la sua volontà di tornare dietro alla cattedra per il profondo amore per i suoi studenti; recentemente sembra aver deciso – invece – di firmare la lettera di dimissioni, defilandosi dall’insegnamento per rimanere sulla piattaforma a luci rosse.
Dopo la maestra di Treviso con il profilo su OnlyFans, arriva un Codice etico per i docenti dal Ministero dell’Istruzione
Come dicevamo già in apertura, il caso di Elena Maraga è presto diventato nazionale con la Federazione italiana scuole materne che ha deciso di esprimersi per prima sulla questione ricordando che “decoro e riservatezza” dovrebbero essere presupposti fondamentali per la vita degli insegnanti, sottolineando che – naturalmente – “OnlyFans non rientra in questo quadro”; mentre al contempo anche l’Associazione nazionale dei Dirigenti e quella dei Presidi hanno confermato la medesima posizione della FISM.
Proprio dalla Federazione era arrivata da prima la proposta di un Codice etico di comportamento per i docenti italiani – attualmente il lavorazione e che tra una decina di giorni dovrebbe essere formalmente votato -, poi accolta a pieno titolo anche dal Ministero dell’Istruzione che (secondo Repubblica) l’avrebbe già redatto e sottoposto ad un’apposita commissione: dovrebbe grosso modo funzionare come quello attualmente stipulato con tutti i dipendenti pubblici, imponendo di mantenere un fermo decoro sulle piattaforme digitali e concedendo ai singoli dirigenti di adottare specifiche policy in base ai siti.