Coez tra i protagonsiti de Le Iene. Il rapper dopo il grande successo dell’album “Volare” sogna di poter tornare dal vivo con i concerti. Silvano Albanese, questo il suo vero nome all’anagrafe, è nato l’11 luglio del 1983 a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Silvano è sempre cresciuto a Roma dove all’età di 19 anni ha deciso di formare il suo primo gruppo con gli amici Franz e Nicco della Scuola Cinematografica. Nasce così “Il circolo vizioso” con cui pubblicano un primo demo mixtape dal titolo “Terapia” prodotto da Ford 78 e Sine. Successivamente grazie alla conoscenza tra Lucci e Bruno Cannavicci (in arte “Snais”), membro del gruppo Unabombers, formano il collettivo Brokenspeakers.



Il collettivo romano diventa molto popolare in Italia facendo anche da apri tour ad artisti del calibro di Busta Rhymes, Mazzy, Friskis e Dilated Peoples, Club Dogo, Richard Benson e Colle der Fomento. Non solo, Coez si dedica anche ad una carriera solista pubblicando nel 2009 il primo album “Figlio di nessuno”.



Coez: il successo con “E’ sempre bello” e “Volare”

La grande popolarità di Coez arriva con il brano “E’ sempre bello” con cui conquista le classifiche di vendita e streaming. Un brano “popolare”, ma anche molto criticato da uno zoccolo duro dei fan come ha raccontato proprio il rapper a Rolling Stone: “quando è uscito È sempre bello ho ricevuto un po’ di critiche da una parte del mio pubblico, che mi hanno fatto riflettere. Non erano rivolte all’album in sé, ma al fatto che scegliendo di concentrarmi su certe sonorità avevo escluso una frangia di persone più affezionata alla mia anima più rap. Non sono pentito di averlo fatto così, sia chiaro: è un progetto che mi piace e che è stato molto fortunato”.



Dopo il boom nel 2019 di “E’ sempre bello”, nel 2021 pubblica l’album “Volare” con cui si riconferma uno dei numeri uno del rap italiano. “Con Volare, in cui ho dato spazio a tutto e a tutti. Stavolta mi ha affiancato un team che è con me dalle origini, e che quindi è stato in grado di riassumere tutto il mio percorso. Scrivere sui beat di Ford o fare session con Ceri, Sine o Orang3 fa riemergere tante cose anche del mio passato musicale, perché sono le persone con cui ho sempre collaborato” – ha detto il rapper che ha aggiunto – ” Volare sta proprio a significare che i testi non poggiano su nulla di attuale. Sono pezzi che non invecchiano”.