Coez torna sul palco dei Tim Summer Hits 2022, l’evento musicale dell’estate condotto da Andrea Delogu e Stefano De Martino su Rai2. Il rapper presenterà dal vivo il nuovo singolo “Volare” che peraltro dà il titolo al nuovo album di inediti. Intervistato da luce.lanazione.it, il rapper ha raccontato: “ho chiamato l’ultimo album ‘Volare‘ perché volevo che sottolineare questo linguaggio universale, con testi sospesi, un po’ poetico, molto poco legati a cose attuali, che potrebbero invecchiate nel tempo. Il tutto con un sound, deciso e persino un po’ prepotente”. Non solo, il cantautore ha rivelato di essere al lavoro su nuove canzoni: “nei ritagli di tempo, ma è ancora tutto da capire. Intanto mi vivo fino in fondo questo momento. Mi piace tantissimo suonare, mi sento come un leone fuori dalla gabbia: ho fame di concerti, ho fame di pubblico e mi diverto ad andare in giro con la mia band”.



Il successo di Coez è stato travolgente, ma non semplice. La sua musica è una via di mezzo tra il rap e cantautore e le sue canzoni hanno fatto storcere il naso a tanti colleghi. “Credo di avere rotto gli schemi. Prima di me la frattura fra i generi era molto più netta. Per me la scrittura dei brani era comunque rap, ma il linguaggio era un po’ più aperto, da canzone” – ha rivelato.



Coez: “Contento di aver creduto in un modo di fare musica”

La musica di Coez è unica. “Sono contento di aver creduto in un modo di fare musica e di aver inaugurato un trend prima degli altri” – ha detto il rapper che con le sue canzoni ha conquistato il grande pubblico e la popolarità. Nessun calcolo o ragionamento come ha precisato: “avevo voglia di scrivere canzoni, anche se ero un rapper. È successo e ho fatto uscire i brani, non c’è stata chissà quale epifania, ma sapevo che sarei andato incontro a un periodo di insulti. Per fortuna adesso è la normalità fare pop rap”.



I problemi non sono mancati, come ha raccontato: “sono stato massacrato dai sofisti del rap, dagli amanti dell’hip hop classico, soprattutto per i primi due album, ma la musica mi piaceva e sono andato avanti lo stesso”. Infine parlando del gran numero di rapper presenti in Italia ha detto: “è il nuovo genere e anche in America è quello che va per la maggiore. Alla fine siamo sempre stati influenzati, per me sta succedendo quello che è capitato con il rock. Quelli che rimarranno negli anni saranno quelli che riusciranno a unire questo sound alla canzone italiana, è un po’ quello che ha fatto Vasco Rossi con il rock”.