Si chiama Stefania Giardoni la prima positiva al Covid-19 a Roma e la sua è una delle primissime testimonianze sul virus che sta colpendo l’Italia ed il mondo intero. La 50enne, ex commessa della Magliana, ha registrato i primi sintomi il 23 febbraio, mentre il ricovero allo Spallanzani è datato 7 marzo. Intervistata da Il Messaggero, la donna ha spiegato che da tre giorni le hanno sospeso i farmaci – il keletra, un farmaco anti-Hiv «la cui efficacia però non è uguale per tutti e ora non più confermata» – ma non solo: ha confermato che il coronavirus le ha fatto perdere il senso del gusto. Ecco le sue parole ai microfoni del quotidiano capitolino: «Da qualche giorno ho recuperato il senso del gusto, dicono che dovrei negativizzarmi da sola, ma ho paura perché nella mia stanza è ricoverata una signora che ha una carica più virulenta delle mia. Non vorrei ricominciare da capo. Adesso mi sogno una bella amatriciana».
STEFANIA GIARDONI E IL CORONAVIRUS: IL SENSO DEL GUSTO RITROVATO
Come vi abbiamo raccontato, tra i sintomi del coronavirus anche la perdita totale del gusto e dell’olfatto ed il professor Massimo Galli ha spiegato che non è stato ancora chiarito se si tratti di un disturbo passeggero o meno. Il caso di Stefania Giardoni è una testimonianza del fatto che in realtà non ci troviamo di fronte a un fenomeno irreversibile. La 50enne ha poi aggiunto: «Dopo il mio outing mi hanno contattato in tanti via messanger, disperati, perché sono soli in casa e non sanno che fare. Nessuno dice loro se sono positive o meno anche se hanno i sintomi. I medici delle Asl e di famiglia continuano a dire, se si ha poca febbre o poca tosse, di stare a casa, di richiamare solo quando la situazione si aggrava. Ma chi sta male deve essere curato subito».