Colapesce e Dimartino sono due dei protagonisti di Battiti Live Compilation, il meglio dei concerti itineranti andati in onda su Italia 1 nelle scorse settimane a partire da luglio. Sul palco di Otranto, Colapesce e Dimartino si sono esibiti sulle note di Musica leggerissima, la hit sanremese che ha fatto da apripista all’album I mortali uscito il 5 giugno 20201. A chi sostiene che Musica leggerissima abbia in qualche modo ‘esclissato’ i meriti e il successo degli altri brani, i due rispondono così: “No. Perché ci rendiamo conto, concerto dopo concerto, che il pubblico viene ad ascoltare tutte le nostre canzoni, le conosce, le canta insieme a noi, fa parte di un percorso che abbiamo condiviso fin dai nostri esordi. Perciò quando arriva il momento di Musica leggerissima è quasi un di più, la classica ciliegina sulla torta. Va benissimo così”.



Non manca un paragone con Battiato, a cui Colapesce e Dimartino – siciliani come lui – non negano di ispirarsi: “Ci viene in mente quel che accadde al maestro Battiato con Centro di gravità permanente o La cura. Tutti conoscono quei brani, ma la carriera di Franco era ricchissima già prima e lo è rimasta dopo”.



Colapesce e Dimartino parlano della loro collaborazione con Ornella Vanoni

Nella stessa intervista rilasciata a Tiscali Spettacoli il 2 agosto scorso, Colapesce e Dimartino accennano a Toy Boy, il loro nuovo singolo firmato in coppia con Ornella Vanoni. Nessun intento irriverente: semplicemente, i due hanno “giocato con l’ironia” per sottolineare la loro ammirazione e il loro amore nei confronti di Ornella: “Siamo suoi devoti fan e per noi è una gioia aver realizzato questo brano assieme”.

Ma Ornella, insieme al già citato Battiato, non è l’unica artista che Colapesce e Dimartino stimano e con cui vorrebbero collaborare: “Oh, sono tantissimi. I primi che ci vengono in mente sono Marco Castello, un bravissimo nuovo cantautore, Iosonouncane, e i maestri del songwriting come Lou Reed e Leonard Coen. Senza dimenticare il lavoro sonoro di Brian Eno”.

Il progetto musicale di Colapesce e Dimartino

La prima collaborazione che Colapesce e Dimartino hanno intessuto è stata proprio quella tra loro due. Con dei percorsi cantautorali già consolidati alle spalle, non dev’essere stato facile portare avanti un lavoro di co-scrittura.

Il vero segreto, Colapesce e Dimartino lo sintetizzano in una sola parola: fidarsi. “Non abbiamo un metodo fisso”, specificano, “le idee si possono intrecciare in vari modi, l’importante è saper fare spazio all’altro e avere piacere di condividere il lavoro ad una storia da raccontare in musica. Una cosa che non amiamo sono le scuole di scrittura. Ce ne sono di ottime ma non fanno per noi”.