Il duo Colapesce Dimartino, reduce dal grande successo discografico ottenuto con l’album “Lux Eterna Beach” nel quale è contenuta la hit dell’estate “Splash” presentata al Festival di Sanremo 2023, ha annunciato la separazione artistica dopo l’ultima data del tour concluso a luglio 2024. Una decisione dettata dall’esigenza di prendersi una pausa dopo aver incessantemente lavorato, a partire dal 2020 a produzioni e spettacoli senza mai fermarsi. L’intenzione era già stata anticipata in varie occasioni, ma viste le indiscrezioni circolate in merito, che avevano parlato di una rottura a causa di una lite, i due sono intervenuti per spiegare la questione.
In una intervista rilasciata a Repubblica hanno voluto specificare che il loro rapporto di amicizia non è cambiato e che non ci sono stati disaccordi ma solo il bisogno subentrato di fermarsi per prendere strade diverse. Una scelta che però potrebbe anche non essere definitiva. La causa principale, come aveva affermato il musicista Dimartino, che già da tempo porta avanti la carriera da solista parallelamente al progetto, è stata lo stress e la depressione che inevitabilmente subentrano per chi lavora in campo artistico.
Colapesce e Dimartino si separano, l’annuncio: “Non è un divorzio, ma solo una pausa necessaria”
Colapesce e Dimartino si sono separati annunciando la fine del sodalizio artistico che li lega dal 2020, l’annuncio arrivato formalmente dopo l’ultima data del tour è stato confermato dai due in varie interviste congiunte, nelle quali i musicisti hanno spiegato i principali motivi di questa scelta. Smentendo le voci che parlavano di una lite con un comunicato che sottolineava “Non è un divorzio ma solo una pausa“, avevano specificato che uno dei timori era quello di ritrovarsi a ripetere uno schema e restare come intrappolati in un progetto che prosegue solo per contratto e non per desiderio di fare le cose naturalmente.
Al giornale Rolling Stone poi in particolare Dimartino aveva detto: “Abbiamo bisogno di una pausa fisiologica per evitare di diventare come quegli artisti che hanno ormai annoiato il pubblico e vanno in tour solo per fare soldi“. Sulla questione dell’ansia per il successo, alimentata anche dai social, con il rischio di ripercussioni sui più giovani, avevano poi fatto un appello : “I ragazzi non sono pronti a gestire i fallimenti, il Ministro della Salute dovrebbe occuparsi di più della crisi emotiva che vivono i ventenni di oggi“.