La Corrente del Golfo, tra le più importanti del nostro pianeta, potrebbe collassare già nel 2025: questa l’amara conclusione dallo studio pubblicato su Nature Communications da due ricercatori dell’Università di Copenaghen, il fisico e climatologo Peter Ditlevsen e la matematica Susanne Ditlevsen. E la chiusura delle correnti oceaniche vitali – Amoc (Atlantic Meridional Overturning Circulation) –  potrebbe avere impatti climatici catastrofici.



Come riportato dal Guardian, le stime degli esperti rivelano scenari da incubo. Secondo lo scenario peggiore, il possibile collasso potrebbe avvenire già a partire dal 2025m qualora le emissioni di gas serra restassero inalterate nei prossimi anni. L’analisi stima una scala temporale per il collasso compresa tra il 2025 e il 2095, con una stima centrale del 2050, se le emissioni globali di carbonio non vengono ridotte. Le prove di crolli passati indicano cambiamenti di temperatura di 10°C in pochi decenni, sebbene questi si siano verificati durante le ere glaciali.



“Collasso della corrente del Golfo potrebbe avvenire nel 2025″

C’è grande incertezza sugli scenari, ma tutti gli esperti condividono l’estrema preoccupazione per la prospettiva di un collasso della Corrente del Golfo. Gli autori dello studio hanno invocato rapidi tagli alle emissioni di carbonio, considerando che il collasso avrebbe conseguenze disastrose in tutto il mondo, interrompendo gravemente le piogge da cui dipendono miliardi di persone per il cibo in India, Sud America e Africa occidentale. Aumenterebbe le tempeste e abbasserebbe le temperature in Europa e porterebbe a un innalzamento del livello del mare sulla costa orientale del Nord America. Inoltre metterebbe ulteriormente in pericolo la foresta pluviale amazzonica e le calotte glaciali antartiche. “Penso che dovremmo essere molto preoccupati”, ha affermato il prof. Peter Ditlevsen, dell’Università di Copenaghen in Danimarca. Su una cosa tutti gli scienziati sono d’accordo: il collasso deve essere evitato “a tutti i costi”.

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