Sette mesi dopo l’orrendo e brutale pestaggio del 21enne Willy Duarte Monteiro, Colleferro torna sotto i tristi riflettori della cronaca nera nazionale per via di altro spiacevole episodio accaduto nella giornata di sabato: un 18enne e un 19enne si trovavano a bordo di un’auto con altri due coetanei per le vie di Colleferro quando – per motivi ancora sconosciuti – sono scesi alla vista di un 17enne di passaggio (originario di Segni) con altri amici e hanno cominciato a pestarlo violentemente.
Pare che i due gruppi si conoscessero già e probabilmente già avevano avuto diatribe in passato: calci, pugni, insulti per diversi minuti prima che un negoziante di ottica riuscisse a intervenire chiamando la polizia e facendo allontanare i due aggressori. La fuga sarebbe avvenuta – come specifica Ansa – dopo che il minorenne ha sbattuto la testa contro un’auto in sosta perdendo immediatamente i sensi: i due sarebbero poi stati rintracciati nel giro di poche ore e arrestati ieri sera con l’accusa di lesioni gravissime contro il 17enne ora in prognosi riservata.
ALTRO BRUTALE PESTAGGIO A COLLEFERRO
Secondo quanto si è appreso, all’arrivo degli agenti i due giovanissimi aggressori – trovati nelle rispettive abitazioni -si erano già cambiati i vestiti: invece gli abiti indossati durante il pestaggio sarebbero poi stati ritrovati e sequestrati. «Non avrei mai pensato di riprovare certe sensazioni, di risentire un nodo alla gola così stretto come accaduto per Willy», scrive su Facebook il sindaco di Colleferro (Lazio) Pierluigi Sanna, «Assieme al sindaco di Segni, Piero Cascioli, raccogliendo l’appello della Polizia di Stato, invitiamo tutti i cittadini che hanno assistito alla scena a recarsi in caserma per testimoniare sull’accaduto: la vostra testimonianza è e sarà preziosa affinché si possano chiarire le dinamiche».
Per fortuna la conclusione della orrenda storia è stata comunque migliore di quanto avvenuto invece a Willy, 21enne morto dopo il pestaggio avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 settembre mentre tentava di difendere un suo amico dalle violenze – secondo l’ipotesi degli inquirenti – dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi e gli amici Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. I primi tre si ritrovano in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato da motivi abbietti e futili: il gip ha disposto per i quattro il giudizio immediato senza udienza preliminare.