La situazione in Ucraina ma anche un’analisi del dossier immigrazione: oggi, martedì 17 gennaio 2023, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sentito telefonicamente il presidente francese Emmanuel Macron. “Cordiale conversazione telefonica tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron nel corso della quale sono stati affrontati i principali temi al centro dell’agenda europea e internazionale”, la conferma di Palazzo Chigi.



Come sottolineato nella nota, Meloni e Macron hanno ribadito la volontà di garantire il pieno sostegno all’Ucraina, ma non solo: è stata confermata l’urgenza “di individuare a livello europeo soluzioni efficaci per sostenere la competitività delle imprese europee e per contrastare l’immigrazione illegale attraverso un effettivo controllo delle frontiere esterne dell’Unione europea”. E ancora, il primo ministro italiano e il presidente francese “hanno concordato di continuare a confrontarsi su queste tematiche largamente condivise”.



Dialogo Meloni-Macron: i temi

Subito dopo la nota diramata da Palazzo Chigi, l’Eliseo ha confermato il colloquio tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni. Come rimarcato dalle autorità francesi, i leader di Francia e Italiana “parlato del sostegno militare, umanitario ed economico che l’Europa garantisce all’Ucraina contro l’aggressione della Russia”, ribadendo “la loro determinazione ad andare avanti fin quando sarà necessario”. Macron e Meloni, inoltre, si sono soffermati sull’agenda europea in vista del Consiglio europeo straordinario in programma il prossimo 9 febbraio 2023: in particolare, hanno “discusso dei meccanismi da creare per rafforzare l’investimento e il sostegno ai progetti industriali strategici, delle soluzioni contro l’aumento dei prezzi dell’energia e delle questioni migratorie”. Sui social network, il primo ministro italiano ha aggiunto: “Cordiale telefonata con Emmanuel Macron. Ribadito il sostegno all’Ucraina e l’urgenza di individuare a livello europeo soluzioni per sostenere la competitività delle imprese e contrastare l’immigrazione illegale attraverso un effettivo controllo delle frontiere esterne dell’UE”.