Il nome di Ennio Morricone è legato a indissolubilmente al mondo del cinema. Il musicista italiano morto quest’oggi all’età di 92 anni, ha infatti composto alcune delle colonne sonore non soltanto più belle, ma anche più riconoscibili del mondo delle pellicole, pietre miliari rimaste nella storia. Se volessimo fare una sorta di classifica non possiamo non citare “Per un pugno di dollari”, sotto la regia di Sergio Leone (1964), primo titolo della trilogia del dollaro. Memorabile resta ovviamente anche “Il buono, il brutto e il cattivo”, film del 1966 con la partecipazione fra gli altri di Clint Eastwood. A completare la trilogia, “C’era una volta il West”, altro capolavoro di Leone datato 1966. Sicuramente meno famosa ma non per questo meno degna di nota, la musica scritta dal Maestro per il film del 1970 “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri, fra mandolini, sax e tanta elettronica.



COLONNE SONORE ENNIO MORRICONE: IL RITORNO CON THE HATEFUL EIGHT

Morricone ha collaborato anche assieme al grande Bernardo Bertolucci per l’opera “Novecento”, del 1976, con una musica forse non troppo citata, ma che conferma quanto il compianto Morricone fosse versatile e nel contempo sublime. Altra pietra miliare da citare è senza dubbio “C’era una volta in America”, sempre di Sergio Leone (anno 1984), un’opera maestosa sia visiva quanto sonora, con Morricone che compose la musica mesi prima rispetto all’uscita del film, a conferma di quanto fosse forte il feeling fra i due. Altra colonna sonora superba è quella per un altro capolavoro del cinema hollywoodiano, leggasi “Gli intoccabili” del 1987 fra Sean Connory, Kevin Costner e Robert De Niro, sotto la regia di Brian De Palma. E’ invece del 1988 il film “Nuovo cinema paradiso” di Giuseppe Tornatore, forse la colonna sonora più famosa del compositore romano. Le ultime due citazioni sono per le realizzazioni più famose dei tempi moderni, a cominciare daLa Leggenda del pianista sull’oceano, anno 1998 (ancora tornatore) e infine lo spettacolare connubio con Quentin Tarantino in “The hateful Eight”, datato 2015, con cui Morricone ha riassaporato le atmosfere tipicamente western.

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