David DePape, l’uomo che si introdusse nell’abitazione di Nancy Pelosi, ex speaker della Camera Usa, è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata. La sentenza è giunta nelle scorse ore e pone fine ad una vicenda di violenza inaudita, tenendo conto che lo stesso David DePape aveva colpito con un martello il marito di Nancy Pelosi, ferendolo gravemente ma senza fortunatamente ucciderlo.



A condannarlo al fine pena mai è stato un tribunale della California, sentenza che giunge dopo che lo scorso mese di maggio lo stesso imputato era stato già condannato per delle accuse federali per un totale di 30 anni, pena che ora verrà ovviamente inglobata in quella più recente dell’ergastolo. Nel nuovo processo, quello statale, la giuria di San Francisco ha dichiarato DePape colpevole dei gravissimi reati di rapimento, furto con scasso di primo grado ma anche sequestro di persona.



COLPÌ IL MARITO DI NANCY PELOSI: 84ENNE IN OSPEDALE PER 6 GIORNI

Dopo l’aggressione Paul Pelosi, oggi 84enne, rimase in ospedale per sei giorni con una frattura al cranio causata dal colpo ricevuto col martello, nonché altre ferite. “Giustizia legale è stata fatta”, ha fatto sapere la famiglia di Nancy Pelosi subito dopo la condanna all’ergastolo: “Da quando, due anni fa, si è verificata la violenta irruzione – racconta ancora la famiglia – e si è sentito gridare ‘dov’è Nancy?’, non passa giorno in cui non pensiamo a questa aggressione devastante, al suo trauma e alla possibilità di futuri attacchi”.



La famiglia spera che questa sentenza possa essere un messaggio per fare capire a tutti “che la violenza politica contro i funzionari eletti o i loro familiari non sarà tollerata”. Un avvocato di David DePape ha invece fatto sapere che verrà presentato ricorso contro la sentenza di ergastolo, rivolgendosi così ai giornalisti: “È stata una conclusione davvero tragica per una storia tragica”, le parole del legale Adam Lipson dopo l’udienza.

COLPÌ IL MARITO DI NANCY PELOSI: “MI ASSICURERÒ CHE NON ESCA MAI DI GALERA”

L’avvocato della difesa chiedeva una sentenza più mite nei confronti del suo assistito in quanto sosteneva che l’aggressore soffrisse di un problema di salute mentale e di isolamento, due fattori che lo avrebbero reso vulnerabile alla propaganda, portandolo poi al gesto sconsiderato compiuto.

Motivazioni che però non hanno convinto la corte e alla fine il giudice Harry Dorfman ha deciso appunto di sentenziare l’ergastolo per il signor DePape: “Provo simpatia per la vittima di questo caso, che è fortunata a essere viva”, ha detto, per poi aggiungere: “È mia intenzione che il signor DePape non esca mai di prigione, non potrà mai essere rilasciato sulla parola”. Durante il processo è stato mandato in onda il video dell’aggressione risalente al 28 ottobre del 2022: nelle immagini si vede il cittadino canadese mentre chiede dove sia la signora Nancy Pelosi per poi aggredire il marito con un martello.