Il colpo di Stato in Guinea sembrerebbe riuscito: il capo delle forze speciali Mamady Doumbouya ha annunciato alla televisione di avere preso il potere, nonché sciolto il precedente governo e le istituzioni. Il presidente Alpha Condè, che era stato catturato nella giornata di ieri, è stato estromesso. In un video, di dubbia credibilità, appare circondato dai militari armati. Numerosi scontri a fuoco si sono verificati nei pressi del palazzo presidenziale nella capitale, Conakry. La situazione, ad ogni modo, resta incerta.
“La povertà e la corruzione endemica hanno spinto le truppe a rimuovere il presidente Alpha Condè dal suo incarico”. Così l’ex ufficiale della Legione straniera francese, Mamady Doumbouya, ha giustificato il golpe attraverso cui è stato estromesso il presidente Alpha Condè, che era in carica dal 2010, al terzo mandato nonostante la Costituzione ne prevedesse un massimo di due e con a carico diverse accuse di broglio. Un tempo leader dell’opposizione, oggi 83 anni, era stato il primo governatore eletto democraticamente nel Paese. Le speranze della popolazione, tra le più povere al mondo, tuttavia, si sono presto spente quando quest’ultimo ha avviato una dura repressione degli oppositori.
Colpo di Stato Guinea: “Sciolto governo”. L’annuncio di Doumbouya
“Scriveremo una nuova Costituzione insieme”, ha annunciato Mamady Doumbouya dopo il colpo di Stato in Guinea. Le ragioni del golpe sono state spiegate attraverso la tv di Stato dal capo delle forze speciali, avvolto nella bandiera nazionale guineana e accompagnato da otto soldati armati. Esse riguardano la gestione del vecchio Governo, che non avrebbe garantito i diritti della popolazione. I punti interrogativi in merito all’esito che potrà avere la rivolta nel Paese sono tante.
L’Onu, intanto, ha condannato il golpe, chiedendo la liberazione dell’ormai ex presidente Alpha Conde. L’Unione Africana, al contempo, sta valutando la programmazione di un consiglio straordinario per discutere quanto sta accadendo. Gli Stati Uniti, da parte loro, hanno “condannato gli eventi di oggi (ieri, ndr) a Conakry” all’interno di un comunicato dal titolo “In merito alla presa del potere militare in Guinea”.