Rischia di esplodere definitivamente il Niger. Dopo il Colpo di stato degli scorsi giorni la situazione appare fuori controllo, e la crisi, e come spiega RaiNews, ha dei riflessii politici ed economici anche sulla Russia, visto che il gruppo Wagner sta già operando vicino al Mali e che il presidente Vladimir Putin vorrebbe estendere la propria influenza proprio in Niger. A riguardo va segnalato la protesta della popolazione locale dinanzi all’ambasciata francese, dove sono state bruciate bandiere bianche, rosse e blu, al grido di “Viva Putin”.
Sulla vicenda si è espresso anche il segretario di Stato degli Stati Uniti, Anthony Blinken, che attraverso Twitter ha scritto: “Accolgo con grande favore e sostengo la leadership dei capi di Stato e di governo dell’ECOWAS per difendere l’ordine costituzionale in Niger. Il governo legittimo e democraticamente eletto deve essere ripristinato immediatamente”. Un appello che sembra però destinato a cadere nel vuoto, visto che al momento la situazione in Niger è decisamente esplosiva, una bomba ad orologeria che rischia di deflagrare da un momento all’altro.
COLPO DI STATO NIGER, LE PAROLE DEL PRIMO MINISTRO NIGERIANO
Il primo ministro nigeriano Ouhoumoudou Mahamadou, parlando a France 24, ha però condannato la strada delle sanzioni spiegando che le stesse “faranno molto male” al Niger, e invitando a trovare una diversa soluzione per riportare la pace in un Paese molto povero e nel contempo dipendente dagli aiuti stranieri. “So quanto sia fragile il Niger”, ha aggiunto ancora il primo ministro, spiegando che “è un Paese che non sarà in grado di sopportare questo tipo di sanzioni.
Dal punto di vista economico, “sarà un disastro” e “dal punto di vista sociale”. “Stiamo facendo appello a tutti” per “guardare agli interessi del Paese”. La Francia ha annunciato la sospensione di “tutti gli aiuti allo sviluppo e il sostegno al bilancio”, così come le altre nazioni dell’Unione Europea. Il Niger “e’ un Paese che fa molto affidamento sul suo partenariato internazionale”, ha spiegato ancora Mahamadou.