JUVENTUS – Nessun dramma, la strada intrapresa resta comunque buona. Non era facile fare risultato contro una Fiorentina ben disposta in campo e motivata. Gli uomini di Del Neri sono partiti con l’handicap dell’autogol di Motta, hanno recuperato e avrebbero meritato il successo. Sulla prova bianconera hanno influito le non perfette condizioni fisiche di Aquilani e la giornata opaca di Krasic (sistematicamente raddoppiato da Vargas e Pasqual). Due punti persi sì, ma al termine di una giornata tutto sommato positiva che ha ridimensionato le ambizioni della Lazio e del Napoli. Rientra in corsa l’Inter, anche se Materazzi e compagni non hanno certo impressionato. Tornando alla Juve, la prova dell’Olimpico ha evidenziato una volta di più che, forse, nel settore offensivo manca un bomber (una prima punta) che prenda d’assalto l’area di rigore. Per il resto Del Neri sta lavorando bene. Adesso è il momento della trasferta in terra polacca per cercare di risalire la corrente in Europa League. Non sarà facile. Occorre chiedersi (e i tifosi lo fanno) se un’eventuale eliminazione in coppa non possa garantire un rendimento maggiore in campionato.

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Il dubbio è legittimo, ma tuttavia è sbagliato ragionare in questi termini: la Juve vuole tornare ai vertici del campo internazionale e per recuperare il terreno perduto ha bisogno anche di fare strada in Europa. Inutile dire che un successo finale in Europa League assicurerebbe la possibilità di giocarsi un altro trofeo nella prossima stagione. Non è cosa da poco. Poi è giusto sottolineare che solitamente le squadre che hanno concentrato le attenzioni su un unico obiettivo sono rimaste con un pugno di mosche in mano. No, la Juve – se pur nella fase di rilancio – non può permettersi di rimanere a bocca asciutta anche quest’anno. Che sia Europa League, che sia Coppa Italia o l’auspicato campionato, la Juventus non può più guardare i trionfi degli altri.

 

(Luciano Zanardini)