JUVENTUS – La Juventus è in caduta libera. Esce dall’Olimpico tra gli sberleffi dei tifosi al grido “Vinceremo il tricolor”. La colpa, però, non è del povero Del Neri, lasciato solo in balia di una rosa che non è all’altezza per qualità e quantità. A dire il vero nella prima parte della stagione trascinata da Quagliarella, Aquilani e Krasic aveva messo in mostra delle buone cose tanto da far lievitare l’ipotesi scudetto. Purtroppo gli infortuni hanno inciso più del dovuto. In queste situazioni – per non ripetere gli errori del passato – bisogna essere freddi e non farsi prendere dal desiderio di azzeramento. Così non si risolve nulla. Ma che colpa può avere il mister di Aquileia se perde contro la Roma e contro l’Udinese, due squadre che stanno attraversando un ottimo momento di salute?
Non dimentichiamoci che gli uomini di Guidolin hanno rifilato quattro gol al Milan e tre sberle all’Inter (ma perché nessuno scrive che Leonardo non cura la fase difensiva?). Che colpa ha Del Neri se si ritrova con un attacco a mezzo servizio: Martinez impiegato come prima punta che gioca con le infiltrazioni e Del Piero che scende in campo ogni tre giorni.
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L’unica responsabilità che si può attribuire al mister è quella di non aver insistito con la società come, invece, ha fatto Leonardo con Moratti che gli ha regalato tre pedine importanti: Ranocchia, Kharja e Pazzini. In casa Juve sono arrivati solo Luca Toni e Barzagli. La società, invece, ha sbagliato nel non dichiarare i veri obiettivi della stagione: la qualificazione in Champions e nulla di più. Sarebbe servita un po’ più di chiarezza. Oltre al fatto di affermare prima (senza alimentare i sogni dei tifosi) che le casse non permettono grandi investimenti.