Forse non è l’attaccante che tutti si aspettavano, ma la dirigenza con in testa Marotta non aveva altre possibilità. Da una parte doveva colmare il vuoto lasciato dall’infortunio di Quagliarella (l’attaccante più decisivo in questa prima parte della stagione) e dall’altra parte doveva evitare un processo mediatico.Tutti i giornali hanno concentrato l’attenzione sull’arrivo dell’ex ariete della nazionale piuttosto che sulla disfatta subita contro il Parma. E’ chiaro a tutti, però, che Luca Toni non sostituisce per caratteristiche tecniche Fabio Quagliarella, ma è l’ideale alter ego di Amauri ovvero una prima punta in grado di dominare l’area piccola. Da qui alla fine di gennaio Andrea Agnelli ha, comunque, intenzione di mettere mano al mercato (se riesce a piazzare uno tra Amauri e Iaquinta) per prendere un altro attaccante che possa far rifiatare – visto l’infortunio di Quagliarella – Del Piero. Il capitano, sacrificato contro gli emiliani, ora ha l’opportunità di prendere in mano ancora una volta la squadra.

Tornando a Toni, è vero che con la maglia del Genoa non ha fatto molto, ma è altrettanto vero che l’opportunità di indossare la casacca bianconera non ha eguali: si tratta della sua ultima occasione per raggiungere traguardi importanti.

Il gioco di Del Neri con Krasic e Pepe (va utilizzato di più) può valorizzare la presenza di Toni in mezzo all’area piccola. Non è un acquisto in prospettiva futura, ma a gennaio era l’occasione migliore. Non da ultimo bisogna anche dire che si è ridotto l’ingaggio.

 

Proprio a proposito di questo, Marotta, nonostante le dichiarazioni ufficiali, sta lavorando per trovare una sistemazione ad Amauri perlomeno a giugno: i 4 milioni di euro a stagione sono troppo eccessivi per le casse della Vecchia Signora. Nel frattempo Del Neri prepara il match contro il Napoli, una sfida difficile che può valere le ultime ambizioni bianconere: il Milan è lontano, ma il vero obiettivo resta il secondo posto: il cantiere è ancora aperto.