Toni non è il sostituto di Quagliarella. Parola di Marotta. Pare ovvio quasi scontato essere d’accordo con il direttore generale della Juventus. Del Neri in corso d’opera valuterà anche il tridente con Krasic e Pepe sugli esterni. Con Toni si chiude il mercato offensivo della Vecchia Signora, a meno che non arrivi una gradita offerta irrinunciabile per uno tra Iaquinta e Amauri. Con l’arrivo di denaro fresco i bianconeri potrebbero tentare l’assalto a due obiettivi, circolati nelle ultime ore: Diego Forlan e Klass Jan Huntelaar. Per il bomber dell’Atletico continua il pressing anche se per prenderlo ci vogliono 14 milioni. Meno complessa, sulla carta, arrivare all’olandese. Più facile, invece, che si risolvano alcune situazioni: a giugno sono in scadenza di contratto Legrottaglie e Salihamidzic, due pedine che potrebbero tornare utili a molte compagini della serie A. In difesa sale l’interesse per Konko, ma la dirigenza vuole dare un’altra chance a Motta: Konko arriva a giugno per una sorta di ricambio generazionale con Grygera.
In difesa se parte Legrottaglie, si valuta il rientro in Italia di Barzagli. In mezzo al campo Sissoko vuole salutare il gruppo per giocare con più continuità, ma vista la squalifica di Melo è probabile che resti ancora due settimane. Per il futuro il made in Italy avrà i volti di Poli della Samp e di Cigarini, come confermato ieri dal suo agente a ilsussidiario.net. Davanti il dopo Del Piero è Giuseppe Rossi: resta da convincere a suon di soldi il Villareal; mentre il dopo Toni (l’anno prossimo sarà una riserva di lusso) è Pazzini.