Il quadro è sempre più chiaro. Antonio Conte ha fatto le sue scelte per il ritiro di Dubai e ha lasciato a casa i giocatori in uscita sicura: Amauri, Iaquinta, Toni, Grosso e Motta. Sono partiti in 23, ma altri sono in attesa del foglio di via. Toni e Motta saranno rimpiazzati da Borriello e Caceres e quindi la lista bianconera si allungherà a 25, un numero eccessivo per una compagine che ha solo due impegni: campionato e Coppa Italia. Conte vuole massimo 23 giocatori. Marotta, dopo la conclusione dell’affare Borriello, si concentrerà sulla questione Krasic, anche perché la Juve non ha intenzione di svendere il laterale serbo. Dopo il Cska Mosca (ex squadra dell’ala bionda) anche l’Inter aveva fatto un timido tentativo, ma i rapporti non troppo idilliaci tra le due squadre non hanno permesso di intavolare una trattativa seria; resta l’interesse del Chelsea e del Fenerbahçe, ma la Juve, che ha un discorso aperto con il Galatasaray per il riscatto di Melo, vorrebbe invece coinvolgere proprio la formazione più blasonata di Istanbul. L’imperativo, comunque, è quello di non svendere; sembra più probabile l’ipotesi di un prestito con obbligo di riscatto fissato a 12 milioni di euro. Tornando a Borriello, si possono comprendere le perplessità di alcuni tifosi, ma si può altrettanto capire la mossa della Juve che preleva un giocatore importante per la rosa e desideroso di fare bene. Marco potrebbe risolvere molte situazioni intricate e, soprattutto, dare il cambio a Matri come prima punta. Il top player arriverà a giugno. A centrocampo Pazienza è stuzzicato dall’idea Udinese, anche se Conte preferirebbe privarsi (temporaneamente) di un giovane come Marrone e non del centrale ex Napoli. Per Sorensen e per Marrone c’è la fila di pretendenti: Bologna, Siena e Novara su tutti. Non a caso il mister salentino ha convocato per Dubai anche due promettenti centrali difensivi della Primavera (Gouano e Magnusson). Sorensen e Marrone hanno bisogno di giocare con continuità. Pazienza potrebbe essere rimpiazzato da Kuzmanovic o da Palombo, che – considerato il campionato non esaltante della Samp – è tentato dall’idea di cambiare aria. Più facile che arrivi il primo. Sul fronte delle uscite, Grosso deve decidere di quanto ridursi l’ingaggio per accettare le proposte di Bologna e Novara.
Per Iaquinta si riparla di una proposta estera (lo Zenit di Spalletti), ma anche di un rilancio a Parma così come avvenne per Amauri nella passata stagione. Il suo procuratore Andrea D’Amico (lo stesso di Bocchetti e di Giovinco, tenete in mente questi due nomi) sta valutando altre destinazioni possibili, fra cui l’Udinese. La situazione di Iaquinta è delicata, perché coinvolge indirettamente anche due pedine che rientrano nei desiderata della Juventus: Bocchetti e Giovinco. Per Amauri, infine, si fa spazio l’ipotesi Fiorentina dopo che il Genoa ha praticamente chiuso per Gilardino. Dall’estero si segnala anche il ritorno di Molinaro (Milan e Udinese sulle sue tracce), ma c’è chi giura che Conte abbia fatto un pensierino all’ex bianconero dalla corsa facile per rimpinguare la rosa di persone dedite al sacrificio e per mandare De Ceglie a fare esperienza (a Palermo se Balzaretti va a Parigi o a Bologna). Molinaro, ovviamente, tornerebbe di corsa, anche se in Germania si trova bene. La rottura, infine, di Anduajr con il Catania potrebbe accelerare l’uscita a gennaio di Manninger.
Luciano Zanardini