Per un allenatore alcune gare sono più semplici da preparare. I giocatori sentono la partita e non rischiano certo cali di tensione. A Vinovo questa settimana si respirava l’atmosfera delle grandi occasioni. I ragazzi di Gigi Del Neri erano carichi e si sono allenati bene. Vincere contro l’Inter significa molto in termini di rilancio del campionato: le posizioni di vertice, infatti, non sono poi così distanti. Servono tre vittorie consecutive (Inter, Lecce e Bologna prima della sfida interna di carnevale con il Milan) per risalire le posizioni e centrare l’obiettivo di inizio stagione di un posto in Champions.

Questa Juve, anche se adesso sembra un’affermazione un po’ azzardata, può puntare al terzo posto. Sì, Milan e Inter hanno ancora qualcosa in più, ma nel calcio bisogna anche dire che nulla è scontato. Ci sono in palio ancora 42 punti, un’enormità. E se poi pensiamo che la Juventus durante la settimana può preparare in tranquillità le partite, tutto può succedere.

Il match contro l’Inter ha anche il sapore tutto particolare della rivalità acuitasi nel periodo di calciopoli. Mentre si avvicina la revoca dello scudetto 2006, i tifosi dell’Inter a mente fredda dovrebbero riconoscere che a quella Juve e a tutti i suoi tifosi è stato sottratto qualcosa di importante. Non è un trofeo l’oggetto del contendere, ma una storia macchiata.

 

Sorprende non poco il fatto che ci sia qualcuno degli addetti ai lavori (Materazzi e il presidente Moratti su tutti) che sia convinto che calciopoli abbia fatto giustizia. Sarà, ma solo pensare che l’Inter del 2006 potesse impensierire quella Juve fa un po’ sorridere anche a distanza di tempo. Purtroppo la memoria è corta anche tra i giornalisti del settore.