PALERMO JUVENTUS – Arrabbiati. In casa Juventus la sconfitta contro il Palermo ha lasciato il segno e avrà sicuramente delle ripercussioni: la disciplinare non vede l’ora di intervenire per punire le dichiarazioni pesanti di Del Neri e Marotta. Finalmente la dirigenza bianconera ha avuto il coraggio di alzare la voce, di attaccare il Palazzo e, soprattutto, di riportare l’attenzione su calciopoli. La direzione di gara di Morganti (lo stesso di Napoli) ha lasciato qualche perplessità (2/3 rigori non concessi ai piemontesi) e ha testimoniato che la Juventus è ormai una nobile decaduta.

Sì, nel dubbio non c’è più alcuna sudditanza psicologica che tenga. Non sono migliorati gli arbitri, ma semplicemente sono altre le squadre che godono di un trattamento di favore: il Milan e l’Inter ovvero il potere economico-mediatico del calcio italiano. Poi la scarsa personalità degli arbitri si vede anche nel timore con il quale scendono in campo, ad esempio, al San Paolo. Alle istanze della Vecchia Signora, Delio Rossi ha risposto che se la Juve si lamenta fa notizia, mentre se lo fa il Palermo nessuno si muove. No, caro Rossi: anche la Juventus oggi conta tanto quanto il Palermo. Nessuno cerca favoritismi, ma piuttosto rispetto.

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E’ mai possibile che nel dubbio si penalizzi sempre e solo la Juventus? Inutile dire che il pessimo arbitraggio di Morganti non basta a giustificare una compagine che ha letteralmente regalato la prima mezz’ora di gioco ai padroni di casa e ha totalizzato in questo 2011 solo quattro punti: peggio hanno fatto solo il Bari (con una gara in meno) e il Catania con due punti. Adesso non resta che andare a Cagliari (un altro terreno insidioso) per conquistare i tre punti, sperando per il settore avanzato in una crescita di Martinez, fin qui oggetto misterioso. Dopo la gara in Sardegna, la Juventus avrà una settimana per preparare al meglio il big match contro gli eterni rivali dell’Inter.

 

(Luciano Zanardini)