Finalmente. Una vittoria salutare per ridare serenità a una squadra messa alla berlina dai tifosi e soprattutto dai mass media. Sì, è vero la dirigenza ha commesso molti errori in sede di valutazione estiva, fra questi senza dubbio alcuni acquisti un po’ troppo onerosi per le casse della società (vedi Bonucci e Martinez), ma è altrettanto vero che non è facile – presi dalla desiderio di recuperare il tempo perduto in termini di successi – ricostruire un club praticamente da zero. La stessa parziale giustificazione va concessa – so che molti tifosi non sono d’accordo su questo – anche alla gestione Secco e Blanc. Non possiamo, infatti, dimenticare cosa è stato calciopoli e a chi fa dell’ironia sull’argomento (chiedere di Materazzi e Moratti) occorre ribadire che gli undici di Lippi erano (nomi alla mano) quasi invincibili (perlomeno in Italia). Il resto sono solo chiacchiere da bar.

Tornando al campionato, la Juventus deve solo recuperare alcuni giocatori cardine per poi prepararsi alla volata finale. Senza coppe e con solo una gara a settimana gli uomini di Delneri hanno l’opportunità di risalire le posizioni di vertice. Utopia? No, una semplice constatazione. Il lavoro alla fine paga: dopotutto fino alla sosta invernale si parlava di Juve in corsa per lo scudetto. La Champions non è impossibile. In un’annata così travagliata sarebbe oro colato. La chiosa finale è riservata alla società: se basta un buon Matri per risollevare le sorti dell’attacco, chissà cosa sarebbe questa compagine con un Ibra qualsiasi.