C’è chi dice ora basta e c’è chi dice avanti così. Del Neri ha le ore contate come vorrebbero una parte dei tifosi? No, assolutamente. La dirigenza ha deciso di procedere fino al termine del campionato con il mister di Aquileia per poi tirare le somme a campionato concluso. Nonostante i malumori della tifoseria, la società ha finalmente sposato la linea della fermezza per cercare di infondere tranquillità alla squadra. Contro un Cesena (statistiche alla mano è una delle compagini più in forma in questa fase) in lotta per la salvezza, la Juventus non ha fatto una brutta partita e ha mostrato dei segnali di miglioramento. L’inserimento di Del Piero ha dato qualità: il perché il capitano non avesse più giocato dall’inizio con continuità resta ancora inspiegabile. La responsabilità più grande di Del Neri è quella di non aver capito che un campione come Alex può risolvere le gare in ogni momento. Con le sue giocate, partendo anche da lontano, ha messo in difficoltà l’intera retroguardia romagnola; sublimi i suoi assist per il gol di Matri e per quello mancato da Pepe (la palla è stata ciabattata). Quando è uscito, si è spenta la luce.

La Juve, reduce da tre sconfitte, ha ritrovato anche la via del gol (l’ultimo con l’Inter): era rimasta all’asciutto con Bologna, Lecce e Milan. Certo sono da limare le solite disattenzioni difensive. Questa compagine, soprattutto, non può fare a meno di un incontrista in mezzo al campo in grado di rubare palloni e di far salire la squadra. Peccato per il rosso a Motta (non scendeva in campo da gennaio) che ha cambiato le sorti del match: l’ex giallorosso si è dimostrato più intraprendente del solito, anche se non riesce ancora a fare bene la fase difensiva. Con qualche innesto di qualità (vero Marotta?) la squadra non è da buttare. Per il momento è meglio tenere Del Neri perché cambiare tanto per cambiare non porta da nessuna parte. C’è chi dice avanti così.