Sì, la posta in palio è alta. La Juventus non si gioca tre punti, ma qualcosa in più. Per quanto riguarda la corsa alla Champions la situazione è quasi compromessa, anche se non è ancora detta l’ultima parola. Certo bisogna vincere. E questa Juve, scendendo in campo una volta alla settimana, può farlo. La gara con il Milan sarà un po’ lo spartiacque: se arrivano i tre punti, sale anche il morale per fare al meglio la volata finale; se arriva una sconfitta, l’undici bianconero sprofonda nel baratro: accantona il sogno remoto della Champions e deve fare attenzione anche alle concorrenti per l’Europa League. Ad inizio stagione si sapeva che la Juve non avrebbe potuto competere con Milan e Inter, ma onestamente ci si aspettava un campionato diverso, tenendo in considerazione che la capolista non sta né impressionando né realizzando record su record. Peccato. Sarebbero bastate tre vittorie con Parma, Lecce e Bologna per essere lì davanti a lottare per il quarto piazzamento. Il rammarico è tanto. Nel match contro il Milan sotto la lente d’ingrandimento della società ci saranno i giocatori: alcuni, soprattutto, non hanno convinto; altri (Aquilani e Pepe) hanno a disposizione le ultime gare per guadagnarsi una riconferma. Alla fine – può addirittura sembra un paradosso – il più tranquillo è proprio Gigi Delneri, che ha incassato la fiducia della presidenza. A onor del vero, Andrea Agnelli dopo la sconfitta interna maturata con il Bologna aveva pensato anche all’ipotesi dell’esonero del tecnico di Aquileia, ma poi è tornato sui suoi passi. La squadra negli ultimi anni ha cambiato gli allenatori senza che cambiassero i risultati.

Ecco allora che Delneri resta (salvo un crollo vertiginoso in queste ultime uscite) anche per la prossima stagione. La dirigenza pensa ad inserire tre pedine importanti nella rosa: un terzino destro (Cassani), un centrocampista esterno e un bomber di razza. Sull’altare del sacrificio saranno portati Sissoko e, forse, Buffon (vuole tornare a vincere qualcosa). Se non viene riscattato Aquilani (16 milioni sono troppi, perché il calciatore accusa sempre piccoli problemi fisici), la Juve è pronta a buttarsi su Xabi Alonso (in cambio di Sissoko). Davanti il prescelto è Benzema, ma sarà difficile convincere il Real Madrid che vuole intavolare una trattativa inserendo il nome di Giorgio Chiellini. A centrocampo arriva Poli della Samp e rientra Marrone. Con tre innesti di valore si punta sulla qualità senza dimenticare la quantità per non ripetere gli errori del passato (la trasferta in Polonia ridotti ai minimi termini docet). La lista dei partenti è lunga come un elenco telefonico: Storari (se resta Buffon), Grygera, Traorè, Grosso, Salihamidzic (fine contratto), Motta, Amauri, Iaquinta, Sissoko.