JUVENTUS – Meglio non illudersi. Tre vittorie consecutive sono importanti, ma è ancora presto per gridare alla rimonta. La squadra deve rimanere umile e guardare a ogni singola gara. Contro il Genoa la Juventus ha giocato una partita brutta senza l’ausilio delle idee. A questo si aggiunge anche la confusione/preoccupazione di Del Neri che nei primi minuti di gioco ha continuato a cambiare assetto; solo, comunque, l’ingresso di Toni ha dato spessore all’attacco, perché Matri ha così ricevuto una valido supporto per la causa. Se il gioco non è fluido, sono indispensabili le due punte per scardinare le difese. Va anche detto che questa Juve ci crede ed è capace di rimontare due volte lo svantaggio.
Adesso mancano sei partite e tutto può succedere. Sulla carta nella volata Champions la Roma è la compagine con i match più abbordabili, ma i due punti di vantaggio sulla Juve non sono un margine sufficiente. Bisogna anche dire che la squadra di Montella non sta offrendo un buon calcio. Nei confronti della Lazio, la Juve ha, invece, l’occasione dello scontro diretto; mentre l’Udinese (che sembra abbia le batterie scariche) deve affrontare fra gli altri il Napoli, la Lazio e il Milan. La Lazio deve giocare anche a Milano contro l’Inter e l’ultima a Lecce (sarà già salvo?).
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Per quanto riguarda la Juve, non resta che provare a vincere le ultime sei per salvare una stagione e, soprattutto, il posto a Del Neri. Ha tre trasferte insidiose (Fiorentina, Lazio e Parma) e il big match casalingo, all’ultima, contro il Napoli. Fino alla prova contro la Lazio deve assolutamente mantenere un profilo basso per non perdere la concentrazione: c’è il rischio concreto di poter puntare alla Champions, ma c’è anche quello (classifica alla mano) di restare fuori dall’Europa. Fin dall’inizio abbiamo detto che avrebbe potuto entrare in Champions, vedremo.