Testa bassa e pedalare. La vittoria sulla Roma non deve illudere nessuno e, soprattutto, non deve alimentare, troppo prematuramente, i sogni europei. C’è tempo per festeggiare. Mancano sette gare, 21 punti in palio per puntare alla Champions, anche se in questa situazione già il traguardo dell’Europa League sarebbe un successo. Una squadra che è grande deve avere tanta umiltà, figurarsi una che è in costruzione. Le somme si tirano alla fine, non in corso d’opera. Anche in tema di mercato, le riflessioni vanno fatte a bassa voce. Vero Marotta? Gli obiettivi non vanno certo dichiarati sui giornali, altrimenti si corre il rischio di vanificare tutti i programmi come di fatto è già successo. Le voci stesse sull’allenatore non aiutano l’ambiente a ritrovare la serenità perduta; come abbiamo già scritto in altre occasioni la Juventus ha sì preso contatti o fatto sondaggi con altri tecnici (Conte, Deschamps e Spalletti), ma allo stesso tempo aspetta di valutare Del Neri a fine anno.

 

Se arriva la Champions o se il finale di stagione è comunque positivo, il tecnico di Aquileia resta. Facendo una sintesi giornalistica: sette vittorie per salvare Del Neri. La società non vuole cancellare nuovamente quanto seminato, anche perché è consapevole che l’allenatore è, forse, l’ultimo dei problemi. Se, però, termina malamente il campionato, si assicura l’esonero anticipato.