E se i due Gigi restassero? La situazione, come ha potuto ricostruire ilsussidiario.net, della Juventus è in continua evoluzione, ma non è poi così impossibile che a fine stagione arrivino due conferme: quella di Buffon e soprattutto di Del Neri. Proviamo a fare ordine. A metà anno il destino di Buffon pareva segnato: lo stesso giocatore era rimasto ai margini ed era stato sferzato duramente da Del Neri per la sua assenza a fianco della squadra. Poi, nonostante le voci di mercato che lo indirizzano a Roma, il numero uno azzurro si è guadagnato la riconferma. La società Juventus si era indispettita per un atteggiamento giudicato non all’altezza del ruolo e aveva pensato, visto anche il buon rendimento di Storari e la gracilità fisica dello stesso Buffon, di fare cassa cedendolo all’estero. Una cosa è certa Gigi (e questo la Juve lo sa) per rispetto nei confronti della maglia che ha difeso anche in serie B non andrà mai in un’altra compagine italiana: questo vuol dire che l’ipotesi Roma resta una bufala di mercato.

Nelle ultime settimane ha, inoltre, dimostrato di aver recuperato dagli infortuni e, soprattutto, ha ripreso con convinzione la parola (se fosse stato in procinto di salutare la Vecchia Signora, non l’avrebbe fatto) per difendere pubblicamente l’operato di Del Neri. Questo per il mister di Aquileia ha un po’ il sapore di una conferma anticipata. Andrea Agnelli con il supporto di John Elkann ha intenzione di rilanciare la squadra con quattro acquisti di qualità senza rinunciare a Del Neri.

 

Al tecnico di Aquileia è stato concesso l’alibi dei troppi infortuni, ma è stato chiesto un finale sprint, non tanto per centrare un difficile traguardo, ma per mettere a frutto mesi e mesi di lavoro sul campo. In casa Juve ha vinto, quindi, la linea Marotta di concedere un’altra chance a Del Neri. Certo è che se in queste ultime quattro partite si ripete il trend di Firenze e Catania, tutto può succedere o meglio la Juventus si sentirebbe libera di voltare pagina. A Del Neri servono quattro prestazioni convincenti per far capire se ha o non ha in pugno la rosa.