Da ogni parte arrivano tanti attestati di stima, la Juventus fa paura anche in Europa e i tifosi bianconeri non possono non gongolare davanti alla crescita della squadra. Le ragioni del successo si possono ascrivere a tanti protagonisti, allo staff tecnico (Conte, Alessio, ma anche a Carrera e a Filippi), alla società che ha allestito una buona rosa e ai giocatori che hanno dimostrato di avere fame di vittorie. Per non perdersi in inutili elogi di una squadra che sconta, inevitabile dirlo, l’assenza di rivali consistenti in campionato, va anche detto che è arrivato il momento giusto per guardare avanti e fissare alcune strategie di mercato. Si sa che l’obiettivo numero uno è l’attaccante da 30 reti a stagione, ma non è poi così facile individuarlo. A gennaio potrebbe diventare realtà la strada che conduce a Llorente, anche se Marotta e Paratici stanno scandagliando il mercato sudamericano per trovare una nuova stella (ripetendo l’operazione fatta in passato dal Milan con Kakà prima e Pato poi) senza sborsare poi molto. A Vinovo, sponsorizzato da Buffon e Chiellini, torna ogni tanto in auge anche il nome di Mario Balotelli, scelta non gradita ai tifosi ma sicuramente il tipo di attaccante in grado di tenere sotto scacco una difesa. E nel caso di un’eventuale (non remota) bocciatura di Giovinco, resta aperta la pista Pepito Rossi (da valutare il pieno recupero del calciatore dopo un infortunio così lungo). A centrocampo la Juventus, in attesa del miglior Isla, è sicuramente coperta, mentre dietro sono inevitabili alcuni correttivi. È evidente che quest’anno la fase difensiva appare più vulnerabile, ma è altrettanto vero che il centrocampo e l’attacco hanno fatto venire meno la loro azione di pressing. In difesa, comunque, serve una maggiore velocità. Considerato Caceres un’alternativa sulla corsia laterale, i tre centrali hanno bisogno di un ricambio per l’anno prossimo: Lucio è sicuramente un ottimo acquisto nel rapporto qualità/prezzo (zero euro) ma non basta e Masi è ancora acerbo. Marrone, visto all’opera anche in Under 21, merita di giocarsi le sue possibilità a centrocampo e non certo in difesa. L’unico, quindi, veramente affidabile rimane Barzagli, perché Chiellini è ottimo (se al top della forma) dal punto di vista agonistico ma non ha le qualità necessarie per guidare tutta la difesa, mentre Bonucci (e i tifosi lo sanno bene) è discontinuo, pur avendo margini di miglioramento. Sia chiaro:
Non si può archiviare la miglior difesa dello scorso campionato come se fosse una banda del buco, ma bisogna avere anche il coraggio di guardare avanti, di guardare ai possibili traguardi europei che spettano di diritto a una società storica come la Juventus. Per farlo bisogna investire su un ottimo attaccante (Balotelli) e su un grande difensore.