Ha sorpreso un po’ tutti, anche gli stessi addetti ai lavori. Nella Juventus di quest’anno sembrava, sulla carta, destinato a fare molta panchina per lasciare spazio a Lucio o a Caceres. Invece si è tolto la soddisfazione di prendersi, lasciato alle spalle il problema legato alle scommesse, la sua personale rivincita. Leonardo Bonucci giostra al centro della difesa, annulla gli avversari e fa ripartire il gioco: non a caso, infatti, quando la palla non passa dai piedi di Pirlo, il difensore ex Bari diventa l’uomo dal lancio giusto nella zona offensiva. Certo ammette ancora qualche amnesia, forse dettata da un po’ di superficialità. Già nella passata stagione si era ripreso quanto aveva perso sul suo cammino ovvero quanto di positivo aveva fatto vedere a Bari. Gode della stima di mister Conte, che lo vede come titolare inamovibile come recitano i numeri: è il difensore più impiegato in questa prima parte dell’anno calcistico. Solo due anni fa i tifosi bianconeri non lo vedevano come una soluzione accettabile, anzi ne mettevano in discussione l’utilizzo. Oggi non è più così. Non è ancora, però, al top del calcio internazionale, se non altro fino a quando non riuscirà a mantenere la concentrazione necessaria per tutti i 90 minuti e, soprattutto, a non cedere al nervosismo. Aveva esordito in proprio con la maglia dell’Inter, anche se il team milanese non ha mai creduto nelle potenzialità del calciatore cresciuto nella Viterbese. Finì al Genoa nella trattativa che portò a Milano Milito e Thiago Motta. Prima al Pisa e poi al Bari ha trovato in Giampiero Ventura l’allenatore ideale che ha saputo valorizzarlo (in Puglia gioca tutte e 38 le partite in un campionato di alto livello per i galletti). Si merita così la stima della Juventus, che lo acquista per una cifra importante: 15,5 milioni di euro. La sua prima annata a Torino non è incoraggiante, tanto che i tifosi gli addossano molte colpe e la società finisce nell’occhio del ciclone per una spesa apparsa azzardata. Delneri lo piazza al centro della difesa con Chiellini, ma non tutto va per il verso giusto, complice anche una squadra che sconta l’assenza di un leader vero a centrocampo. Qualcuno incomincia anche a dire che la sua fortuna, al tempo del Bari, era stato il compagno di reparto Ranocchia. Nel 2010, comunque, tra Bari e Juventus gioca tutte le gare del campionato. L’anno scorso…
… come dicevamo, ha convinto tutti, anche se la Vecchia Signora si è cautelata – soprattutto per la Champions – con l’arrivo a parametro zero dell’esperto Lucio. Classe 1987 e responsabilizzato dalla paternità estiva, per il momento Bonucci non è mai stato in discussione.