Si può anche cambiare idea. Questa estate erano in tanti quelli che non consideravano la Juventus competitiva in Europa. Oggi la musica è cambiata, anche i detrattori storici si sono ricreduti sulle potenzialità di una squadra che ha ritrovato, oltre alla rabbia agonistica, la solidità difensiva della passata stagione e può schierare un centrocampo di profilo internazionale. Questi due reparti sono in grado di far passare in secondo piano le lacune dell’attacco. Sì, è vero manca il top player (a gennaio comunque potrebbe arrivare) ma fin qui Vucinic, Quagliarella e Giovinco hanno fatto la loro parte. Certo all’attivo mancano ancora Matri e Bendtner, entrambi poco utilizzati prima da Carrera e poi da Alessio. La nota positiva è data dalla crescita di Giovinco (il ragazzo ha riacquistato la fiducia necessaria) e dalla conferma di Quagliarella (ha convertito la rabbia in esperienza) che in campo internazionale si sta facendo notare: decisivo all’andata e al ritorno contro i londinesi. E se dovesse entrare sulla scena il vero Vucinic (questo è una copia sbiadita) anche l’attacco potrebbe dire la sua. In Europa al momento ci sono solo tre squadre che sembrano più forti: Barcellona, Real Madrid e Bayern. A queste si aggiungono il Borussia Dortmund (la squadra che gioca il calcio migliore) e il Psg (un’accozzaglia di grandi giocatori ma non ancora un tema rodato). Con il ritorno in panchina di Conte, i bianconeri possono contare su un trascinatore che, al di là delle polemiche verbali, sa far rendere al massimo i suoi interpreti. Peccato per il campionato che con un po’ di attenzione (la gara con l’Inter e quella con la Lazio) poteva essere già ipotecato con un buon margine di nove punti. È chiaro, però, che le rivali nella lotta allo scudetto non sono in grado di impensierire seriamente la Vecchia Signora, più solida e più continua rispetto alle avversarie. La Juventus dovrà, però, tenere alta la concentrazione per evitare passaggi a vuoto pericolosi che possono incoraggiare le pretendenti al titolo. Sarà difficile mantenere il ritmo di queste ultime partite, ma va anche detto che quest’anno Antonio Conte ha a disposizione una rosa più competitiva (complimenti a Marotta) con dei presunti rincalzi (in altre squadre sarebbero titolari) come Isla, Caceres, Giaccherini e Pogba che gli permettono…

… di variare lo schieramento tattico. Basti pensare solo a Stephan Lichtsteiner che, ai box dalla prova deludente contro l’Inter, nel match di Champions League si è ripreso con autorità la sua corsia. Da qui in avanti ci sarà spazio anche per Pepe, De Ceglie, Matri e Lucio. L’unico imperativo è farsi trovare pronti. Nessuno (tranne Pirlo) è veramente insostituibile. È questo il segreto della vera Juve.