Speriamo che le polemiche siano davvero terminate. Le liti verbali e quelle fisiche si sprecano. Il parapiglia alla fine della gara con il Milan è un brutto spot per il mondo del pallone. Chi ama il calcio giocato non può accettare di continuare una stagione in un clima avvelenato. C’erano una volta due società che si rispettavano e, in molti casi, non si pestavano i piedi o facevano addirittura affari (emblematico il prestito di Abbiati in sostituzione di Buffon infortunatosi al Trofeo Berlusconi). Oggi non è più così. La presa di posizione di Adriano Galliani nell’intervallo del big match non è piaciuta così come le continue frecciatine di mister Allegri nei confronti di Marotta. Se da un lato Conte (in certi casi ricorda troppo il peggior Mourinho) ha riconosciuto di aver sbagliato, dall’altra c’è chi pensa di non avere torti. Così ovviamente non si raggiunge una tregua. La stessa richiesta della squalifica per Andrea Pirlo non è piaciuta alla società bianconera né tantomeno al giocatore, la cui serietà e correttezza non è mai stata in discussione. La società bianconera ha scelto la linea del silenzio, anche se ha capito di dare veramente fastidio perché competitiva. Già nel prossimo turno ne vedremo delle belle: ogni errore arbitrale sarà vivisezionato e, in questo caso, non vorremmo essere nei panni del Palermo e del Chievo.  Anche se i siciliani, ad esempio, hanno dei motivi per cui lamentarsi. La Juventus, comunque, esce più rinfrancata dallo scontro diretto per una serie di motivi: ha giocato il peggior primo tempo della stagione, ma non è uscita sconfitta; ha vinto due gare su tre contro la rivale diretta; a partita in corso ha ritrovato la fiducia nelle tre punte (Matri, Vucinic e Pepe) che tanto avevano fatto bene; ha avuto la conferma che Borriello è in ritardo di condizione così come Quagliarella. Adesso Antonio Conte deve riuscire a inserire nell’undici titolare un calciatore come Martin Caceres, a sinistra o al centro della difesa dirottando Chiellini sulla corsia laterale, e deve far rifiatare Claudio Marchisio, vero protagonista nei primi mesi ma oggi un po’ stanco.

Il doppio incontro ravvicinato con Chievo e Bologna non deve essere sottovalutato, ecco perché devono essere utilizzati al meglio tutti gli effettivi, compresi capitan Del Piero che nell’ultima mezz’ora con il Milan avrebbe fatto la differenza e Giaccherini.
Nel frattempo la società è molto arrabbiata con Krasic, che ha rifiutato l’offerta dello Zenit. Per lui ci saranno solo tribune.