Uno scudetto nel nome di Antonio Conte, un guerriero in panchina. Il tecnico bianconero ha rimotivato, riportato al successo la Vecchia Signora dopo la caduta all’inferno, prima, e il periodo in purgatorio poi. Uno scudetto nel nome di Gigi Buffon e di Alex Del Piero, due bandiere vere che hanno scelto di non lasciare la barca che stava affondando dopo lo tsunami dell’estate 2006. Uno scudetto nel nome di Andrea Pirlo che ha preso in mano le redini del centrocampo (competitivo anche a livello europeo) e si è preso una bella rivincita nei confronti del Milan che l’aveva dato per bollito troppo presto. Uno scudetto nel nome della difesa (la migliore della serie A) che costituisce l’ossatura anche della nazionale. Uno scudetto nel nome di Beppe Marotta che, rispetto alla passata stagione, ha indovinato insieme a Paratici le mosse del mercato. Adesso la Juventus che, unica in Europa, vuole mantenere l’imbattibilità e portare in bacheca anche la Coppa Italia, deve saper guardare avanti per vivere all’altezza la nuova avventura in Champions. Per non ripetere gli errori fatti dal Napoli (grande in Champions, distratto e stanco in campionato), la Juve ha bisogno di rinforzare la rosa numericamente e qualitativamente. Servono due giocatori forti e al tempo stesso affidabili per reparto: un centrale e un esterno sinistro, un’alternativa a Pirlo e una mezzala che possa far rifiatare a turno Marchisio e Vidal, un attaccante centrale (un top player) e una seconda punta magari giovane come Giovinco. Sei nuovi giocatori per consegnare una lista da 28 calciatori, compresi alcuni giovani molto interessanti. La strada intrapresa è quella giusta con ampi margini di miglioramento. Il progetto ha dato i suoi frutti, con il valore aggiunto di uno stadio di proprietà i tifosi possono guardare avanti con fiducia. Non è tempo per parlare di una compagine in grado di aprire un ciclo, ma di certo ci sono i presupposti per aprire un ciclo. Manca qualcosa nella qualità, in particolare un bomber in grado di timbrare il cartellino del gol più volte; mancano alcuni ricambi ad Antonio Conte per avere più carte a disposizione. A giugno il lavoro più difficile sarà quello di “smaltire” alcuni calciatori in eccesso e la riconferma di Alessandro Del Piero anche per permettere al capitano di calpestare nuovamente i terreni della Champions.
Infine agli juventini che in questi anni hanno digerito bocconi amari farà piacere – in una sorta di collegamento con il passato – sapere che Gigi Buffon ha dedicato, fra gli altri, lo scudetto a Nedved, Trezeguet e Camoranesi, tre ex compagni che hanno fatto grande la Juve, che fanno parte della storia della Juve vincente e che in questi mesi sono stati molto vicini alla squadra. Juventini veri.